RAGUSA – Secondo l’ultima ordinanza emanata ad agosto, la discarica di Cava dei Modicani doveva riaprire ma solo per 45 giorni. Adesso, come era prevedibile, è stato diffuso un nuovo provvedimento, ancora una volta un’ordinanza urgente e contingibile: il commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Ragusa Salvatore Piazza ha, giustamente, ritardato la chiusura, prorogando di fatto per altri due mesi e quindi sino al 30 novembre 2020 l’operatività dell’impianto di compostaggio di contrada Cava dei modicani, a Ragusa.
La precedente ordinanza emessa in piena estate e scaduta in questi giorni – per l’esattezza il 30 settembre – ha permesso ai Comuni iblei di fronteggiare l’emergenza rifiuti soprattutto per quanto riguarda la sezione dell’umido.
“L’ordinanza – hanno sottolineato dal Libero Consorzio comunale – prevede tra l’altro, al fine di evitare grave ed irreparabile pregiudizio e nocumento alla pubblica salute, nonché l’insorgere di inevitabili inconvenienti di natura ambientale ed igienico-sanitaria nel territorio dei comuni della provincia di Ragusa serviti dall’impianto di compostaggio di ‘Cava dei Modicani’, la prosecuzione dell’esercizio dell’impianto per altri 60 giorni ed in ogni caso non oltre il 29 novembre 2020, giorni ritenuti congrui alla emissione del provvedimento finale in via ordinaria ed in ogni caso nel rispetto del valore giornaliero massimo di rifiuti in ingresso pari a 75 Ton/die e per il tempo strettamente necessario alla conclusione dell’iter per il rilascio della relativa autorizzazione in via ordinaria.
L’ordinanza ha una serie di prescrizioni in base al parere favorevole reso dall’Arpa Sicilia ma condizionato ad alcuni adempimenti”. In base al nuovo provvedimento, infatti, si prevede che venga espressa chiaramente “la stima del fabbisogno di trattamento della Frazione organica del rifiuto solido urbano (Forsu) dei comuni che conferiscono all’impianto oggetto dell’Ordinanza e che le attività di triturazione della frazione ligno-cellulosica e le attività di vagliatura finale del compost non producano emissioni in atmosfera e che vengano dotate, qualora non presenti, di sistemi di abbattimento e/o contenimento delle stesse”.
Fino al 30 novembre, quindi, i comuni iblei possono continuare a conferire in discarica ma tra due mesi la fase ‘emergenziale’ tornerà e, sicuramente, si correrà nuovamente ai ripari con un’altra ordinanza. Fino a quando dal governo regionale non si prenderà una chiara e decisa posizione nell’ambito dei rifiuti, la situazione non verrà mai affrontata in maniera risolutiva. Di mese in mese, infatti, si cercherà di minimizzare i danni con delle ordinanze ‘di fortuna’, sperando si trovi presto, piuttosto, una soluzione definitiva.