RAGUSA – Il consorzio universitario ibleo continua ad operare nel capoluogo ragusano. Si registrano già più di mille iscritti anche per il 2022 e si stanno studiando novità per incrementare maggiormente nei prossimi anni.
Dall’inglese all’anglo-americano, dal francese al tedesco allo spagnolo. Passando per l’arabo e il giapponese. Queste sono le lingue, triennalizzabili ma anche biennalizzabili, che per la prossima stagione accademica saranno insegnate nella struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania operativa tramite il Consorzio universitario ibleo.
A comunicarlo è il presidente del Cui, Pinuccio Lavima, sottolineando che il “primo passo, nella definizione dei programmi del prossimo anno, è di consolidare l’esistente, che non è affatto scontato, puntando ad esaltare ancora di più le eccellenze finora espresse. Attraverso i corsi di laurea triennale e i corsi di laurea della specialistica – ha aggiunto Lavima – cercheremo di attirare in maniera sempre crescente l’attenzione degli studenti interessati ad approfondire questo percorso affinché, nella speranza di un ritorno in presenza sempre più costante, l’Università della nostra provincia possa ulteriormente arricchire le proprie relazioni facendo incontrare esperienze di studio e di vita. La presenza di questa facoltà, come è stato più volte sottolineato, si ricollega alla necessità di ricevere e costruire relazioni tra i popoli frontieraschi, come aveva sognato il nostro Giorgio La Pira”.
Dato per “spacciato” qualche anno fa, il distaccamento ibleo continua invece a ricevere iscrizioni. “È interessante – ha aggiunto il presidente Pinuccio Lavima – anche confrontarsi sui numeri che hanno interessato l’Università di Ragusa in quest’ultimo anno e che sono stati forniti dal presidente della Struttura didattica speciale di Lingue e letterature straniere dell’Università di Catania, Santo Burgio”.
“I nostri iscritti – continua – al momento sono 1.100 circa. Se contiamo le prossime sessioni di laurea e i nuovi iscritti a settembre la proiezione per il 2022 è di circa 1.300 iscritti. Quindi, siamo in costante aumento. Le lingue che insegniamo sono otto. Molto interessante è anche la provenienza degli studenti: per il 40 per cento dalla provincia di Catania, per il 35 da Ragusa e provincia, il resto Siracusa e le altre province siciliane. Un dato che deve spingerci a potenziare ulteriormente l’offerta in questo ambito”.
L’esponente del Consorzio universitario ibleo, inoltre, evidenzia che si sta operando per attivare diverse novità di cui si è discusso proprio in questi giorni e che “contemplano la creazione di percorsi di studio attinenti alle altre vocazioni del nostro territorio. Ma occorrerà attendere ancora un altro po’ – ha aggiunto – prima che si possa avere l’ufficializzazione di alcune novità che andrebbero ad ampliare la nostra offerta, rilanciando le potenzialità del Consorzio universitario ragusano”.