Ragusa

Parte da Ibla il progetto per il Parco dello stile mediterraneo

RAGUSA – Valorizzare lo stile di vita mediterraneo, la cucina e i prodotti agroalimentari, la cultura e i percorsi di mobilità.

Un progetto del Consorzio universitario ibleo

È questo l’obiettivo di un progetto del Consorzio universitario ibleo presentato, qualche giorno fa, a Ragusa Ibla che mira alla creazione di un parco mondiale dello stile di vita mediterraneo, coinvolgendo oltre che la nostra provincia anche il territorio siracusano e parte di quello calatino.

La sinergia tra tutti gli elementi dovrebbe permettere un unico sistema che unisca le varie realtà territoriali, al fine di rilanciare il brand Sicilia a livello mondiale all’insegna della qualità.

“È un percorso di area vasta – ha sottolineato il presidente Cui, Pinuccio Lavima – fondato sul riconoscimento Unesco della Dieta mediterranea, sul movimento Terra Madre di Petrini e sull’enciclica ‘Laudato Sì’ di Papa Francesco. Abbiamo aderito al progetto rispondendo ad un preciso invito dell’ente capofila, ovvero il comune di Caltanissetta. Sono in fase di creazione i poli tematici. Qui da noi sarà proposta la costituzione del polo ibleo. Puntiamo a tracciare un percorso virtuoso, che nasce dalla visione del professore Giuseppe De Santis, l’ideatore, promotore, guida ed anima del progetto ‘Parco mondiale’”.

Il progetto è stato sposato dal Cui vista l’imminente attivazione del nuovo corso di laurea triennale in ‘Management delle imprese per l’economia sostenibile’ e in base a quanto evidenziato da De Santis, il tutto si fonde benissimo con lo stile di vita mediterraneo.

La via che deve guidarci deve guardare alla qualità

“È una visione semplice – ha affermato De Santis – diventata progetto durante i mesi della pandemia, per consentire alla Sicilia di ripartire e guadagnare una nuova posizione a livello internazionale. Partiamo dalla constatazione che la nostra terra non può più essere competitiva a livello mondiale nel campo industriale come nel campo della nuova agricoltura. Nel campo del turismo di massa come in quello dei grandi poli imprenditoriali. La via che deve guidarci deve quindi guardare alla qualità, della vita, del cibo, del vivere. Dieci anni fa la dieta mediterranea è diventata patrimonio Unesco. La Sicilia interpreta meglio di tutti lo stile di vita mediterraneo. Ecco perché riteniamo che sull’asse salutistico, turistico-culturale e agricolo ci sia tanto da valorizzare”.

Gli interventi dell’incontro sono stati coordinati dal responsabile tecnico/esecutivo del progetto Parco mondiale per il polo ibleo Roberto Garaffa.

Sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Ragusa Peppe Cassì, l’assessore del comune di Caltanissetta e responsabile tecnico/operativo del Parco mondiale Francesco Nicoletti e l’esperto di politica di coesione e programmazione dei fondi comunitari della governance territoriale e multi-livello Sergio Vasarri.