RAGUSA – Quello della dispersione scolastica è sempre un argomento al centro dell’attenzione in Prefettura. È proprio per questo che pochi giorni fa il Prefetto Giuseppe Ranieri ha presieduto una riunione del tavolo tecnico per dare concretezza ed operatività all’Osservatorio.
La partecipazione all’Osservatorio, originariamente composto da rappresentanti del Tribunale per i minorenni di Catania e della Procura della Repubblica presso lo stesso Tribunale, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dei comuni della Provincia e dell’Ufficio scolastico provinciale, è stata estesa anche all’Ufficio scolastico regionale e ai rappresentanti dei tre Osservatori d’area istituiti in provincia di Ragusa con i quali sono instaurate efficaci e produttive interlocuzioni.
“Sin dalla sua istituzione – si legge nella nota diffusa dalla Prefettura – l’Osservatorio ha effettuato una costante e capillare attività di rilevazione mirata a individuare le aree della provincia con la maggiore incidenza del fenomeno ‘dispersione scolastica’, focalizzandosi in particolare sulle criticità più pregnanti che caratterizzano le aree sensibili della cosiddetta fascia trasformata, nella quale sono impiegati in aziende agricole circa 14mila lavoratori stranieri. L’Osservatorio ha curato la predisposizione e l’invio di comunicazioni, redatte anche in lingua inglese, francese ed araba, a carattere informativo sulle conseguenze, anche penali, di eventuali inadempienze agli obblighi scolastici e sulle innovazioni introdotte, in materia dal cosiddetto Decreto Caivano”.
L’Osservatorio ha già dato vita a un raccordo funzionale innanzitutto con il cosiddetto ‘Tavolo minori’, già operativo nell’area tematica ‘inclusione socio-abitativa’ nell’ambito del ‘Protocollo cura e legalità e uscita dal ghetto’, attivato in seno al Consiglio territoriale per l’Immigrazione in contrasto ai fenomeni di caporalato, e con gli altri stakeholders attivando un ‘Tavolo operativo’.
Quest’ultimo ha l’obiettivo di delineare, con una analisi di contesto congiunta e condivisa, gli interventi da proporre non solo per rispondere ai bisogni emergenziali del momento, ma per agire verticalmente su altre priorità come la povertà educativa, la carenza di competenze digitali e di base nelle scuole e ogni possibile ostacolo che si frapponga all’ottemperanza all’obbligo scolastico, ma anche alla piena fruizione del diritto alla studio.
“Per rafforzare l’azione di contrasto – è stato annunciato dalla Prefettura – si stanno elaborando percorsi informativi e formativi e attività coordinate e sinergiche con gli istituti scolastici, per migliorare l’interazione tra la comunità educante e le famiglie, innalzarne il livello d’attenzione ed il coinvolgimento nella prevenzione dei fenomeni di dispersione e devianza giovanile”.
Si è pensato poi alla predisposizione di uno schema di progetto unico di rete e alla creazione di “un’equipe multidisciplinare, che includa psicologi, psichiatri e neuropsichiatri infantili con la partecipazione degli assistenti sociali ove presenti nelle amministrazioni comunali, da impiegare nei tre ambiti distrettuali della provincia, Ragusa, Modica e Vittoria”.