Ragusa

Incendio Parco di Calaforno: due iniziative di raccolta fondi

RAGUSA – Quando si percorre la strada che da Ragusa porta a Giarratana, il paesaggio che si presenta è davvero spettrale.

L’incendio che il mese scorso ha devastato il Parco forestale di Calaforno e tutta la vallata che si trova nei pressi del comune montano ha davvero modificato lo skyline dell’intero territorio. Il sentimento di grande tristezza e di rabbia è comune per chi attraversa quelle zone, soprattutto per camminatori, ciclisti, abitanti del posto che andavano regolarmente a godersi l’immane bellezza del parco. Non esiste più nulla. Da qualche parte, però, si deve ripartire e già domenica scorsa l’associazione ‘Giarratana on the way’ ha organizzato una passeggiata anche per sensibilizzare, da vicino, della grande tragedia che si è consumata.

“Sconforto, rabbia, grande tristezza e senso di vuoto ma al tempo stesso la determinazione di ricominciare a ricostruire – ha sottolineato la deputata regionale del M5s di Ragusa, Stefania Campo che ha partecipato all’escursione terminata proprio all’ex area attrezzata all’interno del Parco – Sono le sensazioni che domenica mattina mi hanno animato durante la passeggiata al Parco forestale di Calaforno, che abbiamo effettuato grazie agli amici di ‘Giarratana on the Way’, e nel corso della quale abbiamo potuto focalizzare meglio la vicenda del gravissimo incendio che l’11 agosto scorso ha letteralmente devastato quello che è stato ed è tuttora uno dei luoghi del cuore per tanti di noi”.

“Alcuni chilometri di strada – ha evidenziato la parlamentare regionale – nel corso della quale abbiamo acquisito informazioni specifiche, suggerimenti da parte dei tanti cittadini e volontari e nella quale abbiamo potuto porre domande ai funzionari presenti e agli amministratori locali. Il panorama che si è affacciato ai nostri occhi è stato a dir poco spettrale. Aver visto coi nostri occhi le condizioni attuali di questo nostro meraviglioso angolo di paradiso ibleo non può che rendere ancora più fattivo il lavoro parlamentare che ci attende”.

Che si sia trattata di un’azione dolosa è quasi ovvio, operata da gente che sa benissimo come e quando agire. “Le indagini e una durissima attività di repressione – ha aggiunto Campo – vanno condotte con estrema attenzione e severità nei confronti di chi pensa di poterne trarre utile nel proprio settore lavorativo, o nel continuare l’attività del pascolo abusivo o, addirittura, verso chi alimentando tali tragedie cerca di ricattare l’attività politica di un governo e degli organi istituzionali e parlamentari stessi. C’è da modificare sensibilmente il sistema di gestione degli operai forestali, abrogando il vecchio metodo delle ‘giornate lavorative’ per costruire un Corpo di donne e uomini impiegato tutto l’anno a difesa del territorio”.

“L’attuale sistema degli operai chiamati solo alcuni periodi dell’anno non soltanto si è dimostrato inefficace ma, peggio, pericoloso perché è stato vittima negli anni di un meccanismo clientelare con il quale i lavoratori sono stati sistematicamente ricattati dalla politica”. Domenica prossima si svolgerà intanto un’altra iniziativa, stavolta in mtb: l’intero ricavato sarà utilizzato per l’acquisto di alberi da piantare a Calaforno.