Ragusa

Nuova vita per la riserva ‘Macchia foresta del fiume Irminio’

Sono stati aggiudicati all’impresa Cogeca srl di Agrigento i lavori relativi all’intervento di protezione del litorale e ricostituzione delle dune della Riserva Naturale ‘Macchia foresta del fiume Irminio’.

Il progetto è stato finanziato dall’assessorato regionale al Territorio e Ambiente a valere sui fondi PO Fesr Sicilia 2014-2020 per un importo complessiva di 82 mila e 400 euro ma è stato aggiudicato all’operatore Cogeca di Agrigento per un importo di 50 mila e 721 euro con un ribasso del 20,66% su una base d’asta di 61 mila e 450 euro.

L’iter progettuale ha avuto un iter veloce, se si considera che il Commissario straordinario del Libero Consorzio Comunale di Ragusa ha approvato il progetto esecutivo lo scorso 3 febbraio e che il 3 giugno è stato disposto l’avvio di tutte le procedure amministrative per lo svolgimento della gara di appalto per l’affidamento ad un soggetto qualificato dei lavori di cui trattasi e che lo scorso 3 luglio è stata espletata la gara in oggetto con la proposta di aggiudicazione dei lavori.

Il progetto è stato redatto da un gruppo di lavoro interno al Libero Consorzio Comunale di Ragusa composto dalla direttrice delle Riserve, Carolina Di Maio, dall’agronomo e progettista nonché direttore dei lavori Roberto Cundari e da Marco Battaglia, Antonio Diquattro e Maria Grazia Vindigni ed è finalizzato alla conservazione dell’habitat prioritario delle dune costiere con ginepro mediante la protezione del cordone dunale stabilizzato, privo dell’avanduna deputata al rifornimento di sedimento della duna e pertanto soggetto alla demolizione ed erosione ad opera delle mareggiate o interessato da fenomeni di deflazione eolica e dilavamenti.

Il progetto che verrà realizzato con la costruzione di barriera basale in viminata e schermi frangivento, piantumazioni ed eradicazioni punta a favorire la ricostituzione delle dune presenti in alcune aree verso levante attualmente poco sviluppate e non consolidate dune embrionali mobili; al contenimento di specie esotiche le cui proprietà invasive possono contribuire ad alterare le comunità psammofile autoctone; all’implementazione della copertura vegetale ove scarsa o assente.

L’area interessata all’intervento ricade lungo la costa delle contrade Gravina, Passo Forgia di Scicli fino al vallone Playa Grande, territorio di Ragusa e Scicli.