MARSALA (TP) – Randagismo, questo il tema dell’incontro avvenuto a Marsala per tracciare un bilancio delle attività messe in campo contro il fenomeno. I numeri parlano chiaro, circa ottocento sono stati gli ingressi al Canile del Comune, di cui duecento sono stati i cani sterilizzati.
L’assessora Anna Maria Angileri ha chiamato a raccolta a palazzo comunale le associazioni animaliste – presenti “Randagi del Sud” e “Oipa” – sanitari e tecnici responsabili del Canile municipale, per fare il punto sulla situazione. In particolare, trenta sono stati restituiti ai proprietari e circa sessanta reimmessi sul territorio.
Oltre alla microchippatura dei cani transitati nella struttura, il veterinario del Canile di Marsala ha provveduto all’inserimento del microchip anche ad altri duecento cani circa. “Il dato più confortante è quello delle adozioni – commenta l’assessora Angileri – oltre cinquecento affidi che testimoniano la crescita di sensibilità dei cittadini verso gli amici a quattro zampe, ma tanto c’è ancora da fare sul fronte della prevenzione”. Al riguardo è intervenuto il dirigente veterinario dell’Asp di Trapani Francesco De Michele che, nell’illustrare il report 2019 riguardante il piano delle sterilizzazioni, ha anche aggiunto che il Dipartimento di Prevenzione Veterinaria sta promuovendo una campagna di sterilizzazione gratuita per i cani appartenenti a cittadini già esenti dal ticket sanitario per motivi di reddito e per i proprietari di greggi.
Molti i cani in totale libertà il più delle volte incroci fra razze, per questo motivo le cause del randagismo non vanno cercate nella riproduzione programmata, ma la riproduzione incontrollata dei cani di proprietà. Solo raramente si riesce a mantenere un numero significativo di cani: la mortalità dei cuccioli è incentivata da fattori climatici, fame, malattie infettive, infestive e incidenti, insieme alla competizione e ad una fortissima pressione selettiva, provocando così una aspettativa di vita molto bassa.
Cosa fare per far diminuire il fenomeno? Promuovere le sterilizzazioni in tutto il paese di cani e gatti e per facilitare le adozioni, assicurare la presenza nei canili di associazioni di volontariato. Detrazioni, riduzione dell’Iva, buoni e rimborsi, invece, come incentivo a chi adotta un cane o un gatto. Promuovere l’accoglienza degli animali nelle strutture turistiche e nei luoghi pubblici ed adottare il modello di parco-canile, un luogo di passaggio in cui i cani, supportati da personale appositamente formato, hanno come scopo quello di essere efficacemente reintrodotti nella società.