Cronaca

“Te ne devi andare”, rapina a mano armata in azienda a Belsito: arrestato 23enne

I carabinieri hanno arrestato un 23enne catanese, già noto alle forze dell’ordine per rapina in concorso aggravata dall’uso delle armi a Belsito, frazione di Misterbianco.

Il 23enne è stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza a disposizione dell’autorità giudiziaria, che ne ha convalidato l’arresto, disponendo per il giovane la permanenza nell’istituto penitenziario.

Rapina aggravata dall’uso di armi a Belsito

Erano circa le 21 quando una comunicazione della Centrale Operativa del Comando Provinciale Carabinieri di Catania ha informato via radio tutte le pattuglia sul territorio su una rapina in corso, consumata all’interno del deposito automezzi di un’azienda edile, nella frazione Belsito di Misterbianco.

A lanciare l’allarme è stato lo stesso titolare della ditta, che si è trovato a passare sul posto. L’uomo infatti, arrivando nella propria impresa, si è trovato di fronte il cancello spalancato e, all’interno del piazzale, 5 individui intenti a caricare l’escavatore su un furgone Iveco Daily cassonato. Alla vista dell’imprenditore, uno dei cinque malviventi gli si sarebbe immediatamente avvicinato e, minacciandolo con una pistola, gli avrebbe intimato: “Te ne devi andare… è meglio per te che te ne vai via!. Questo mentre gli altri quattro, utilizzando alcune pedane, ultimavano le operazioni di carico dell’escavatore.

Il titolare dell’azienda a quel punto, fingendo di impaurirsi e allontanatosi per evitare che la situazione degenerasse, ha contattato il 112 appena fuori dal deposito.

Le indagini e l’arresto

I carabinieri hanno avviato un’articolata battuta di ricerca nelle aree di Misterbianco e del capoluogo, che dopo diversi minuti ha dato i frutti sperati. I militari dei Lupi, infatti, in pieno centro cittadino, in piazza della Repubblica, sono riusciti a intercettare il furgone in fuga, condotto appunto dal 23enne che, braccato dai carabinieri, non ha potuto fare altro che arrestare la marcia del veicolo che trasportava sul pianale l’escavatore rubato.

Nella circostanza, messo in sicurezza il giovane autore della rapina, gli operanti hanno anche accertato come il furgone usato per trasportare l’escavatore, dal valore di circa 20.000 euro, fosse intestato a una ditta di Catania specializzata nella lavorazione del ferro. Il titolare, datore di lavoro proprio del giovane arrestato, era ignaro dell’azione criminosa.

Le indagini del Nucleo Investigativo di Catania sono adesso concentrate sull’identificazione degli altri quattro componenti della banda, attraverso anche la disamina delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti sul posto. Con tutta probabilità, l’arresto in esame ha consentito di scongiurare un possibile furto di bancomat che, a volte, vengono scardinati dalla loro sede utilizzando mezzi industriali.