Per la voglia di scambiarsi effusioni amorose scelgono un posto appartato ma, forse non rendendosi conto dell’insidia, fin troppo isolato e per questo ricettacolo di violenza e degrado. Quanto basta per fare vivere momenti da incubo a una giovanissima coppietta di Latina. Lei, 16enne, a bordo della sua minicar con il fidanzato suo coetaneo, nella zona dello Scalo della città laziale, è stata rapita e violentata, mentre lui, nel tentativo di difenderla ha rimediato un pugno in pieno volto che gli ha fatto perdere i sensi.
Come riportato sul quotidiano il Messaggero, la zona, frequentata da spacciatori e disperati non era certo l’ideale per un pò di intimità, tant’è che, una volta all’interno di un capanno industriale abbandonato, sono cominciati i problemi. Uno sconosciuto, forse un uomo senza fissa dimora, non si capisce ancora se italiano o straniero, li aggredisce. Fuggiti cercando riparo all’interno della minicar, sono stati comunque raggiunti, e, nonostante il disperato tentativo di difesa del minorenne, un pugno lo mette ko.
Ristabilitosi dal trauma, al giovane non resta altro che constatare l’assenza della ragazzina. Perde sangue, chiama la polizia, scattano le ricerche fino a quando la stessa viene ritrovata per strada sanguinante e in lacrime. Racconterà che, dietro minaccia («Stai zitta e non fare nulla se no ti faccio male») è stata portata in un posto appartato dove sarebbe stata abusata.
Del violentatore c’è una descrizione sommaria, ma ancora nessuna traccia. I due giovanissimi sono ancora sotto choc. Portata al Santa Maria Goretti, sulla giovane si sta eseguendo il protocollo previsto per i casi di violenza sessuale. Il fidanzato, anche lui finito in ospedale per il pugno in faccia, è ancora sconvolto. Del sequestratore e presunto stupratore, ancora nessuna notizia.