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Rapporto Aifa, prescrizione farmaci per 7 donne su 10 in gravidanza

Dagli ormoni agli antibiotici passando per gli antitrombotici, il 73% delle donne ha ricevuto almeno una prescrizione di farmaci durante la gravidanza e il 59% nei tre trimestri successivi al parto. Lombardia e Veneto sono le regioni con percentuali minori di prescrizioni e un po’ ovunque il trend cresce con all’aumentare dell’età materna.

È quanto emerge dal primo Rapporto nazionale sull’uso dei farmaci in gravidanza realizzato Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). L’uso dei farmaci in gravidanza “è molto frequente e ha registrato un incremento negli ultimi anni”. Ma può avere “esiti sullo stato di salute, anche a lungo termine, sia delle donne che dei bambini”.

Per questo, lo studio ha analizzato i dati di 449.000 donne che hanno avuto un parto tra aprile 2016 e 31 marzo 2018 in 8 regioni rappresentative del territorio. Tra i farmaci più prescritti in gravidanza vi sono eparina e altri antiaggreganti piastrinici (47,9). Seguono antibiotici per uso sistemico (33,2%), ormoni sessuali come i progestinici (20,8%), farmaci per contrastare l’acidità di stomaco (12,1%) e ormoni sintetici, come quelli per la tiroide. Mentre rispetto ai principi attivi, quelli più utilizzati in gravidanza sono l’acido folico per ridurre il rischio di difetti del tubo neurale (34,6%), il progesterone (19%), integratori di ferro contro l’anemia (18,8%) e antibiotici (11,5%). La prescrizione di antidepressivi è bassa, con una diminuzione tra il primo trimestre e quelli successivi