Niente e nessuno mi ridarà indietro i miei genitori, né torneranno in vita le altre vittime. L’unica cosa che mi aspetto adesso è che il responsabile o i responsabili di questa tragedia vengano puniti”. A dirlo, intervenendo nella trasmissione televisiva ‘Unomattina in famiglia’, è stato Mario Emanuele Carmina, il figlio di Pietro, il professore morto, insieme ad altre 8 persone, tra cui una donna al nono mese di gravidanza, nell’esplosione di Ravanusa dello scorso 11 dicembre. Nel momento dell’esplosione che ha devastato un intero quartiere a Ravanusa Mario Carmina era a Milano, dove vive e lavora
Nel discorso di fine anno anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha ricordato il professore. “È stata un’emozione immensa, mai avevo provato una sensazione di questo tipo – dice adesso il figlio -. Anche ora, quando rivedo il discorso del presidente, mi viene la pelle d’oca: è stato un momento emozionante sia per me che per la mia famiglia. Ci ha colti di sorpresa”. Quello con papà Pietro “non era un semplice rapporto padre-figlio, ma un rapporto di amicizia, ci confrontavamo su tutto”.