CATENANUOVA (EN) – Non c’è più pace nemmeno per i defunti. O, come spesso di dice, “non c’è più religione”. Lo hanno certamente pensato molti cittadini all’indomani del bruttissimo episodio che si è verificato nei giorni scorsi all’interno del cimitero comunale, con dei ladri che si sono intrufolati all’interno della struttura e, con il favore delle tenebre, hanno provveduto a fare razzìa di vasi e grondaie di rame.
Il sacrilego gesto ha suscitato l’indignazione generale della popolazione, che lo ha giustamente condannato con grande disappunto e rabbia. “I ladri ora se la prendono anche con i morti, che non possono difendersi e non possono più stare tranquilli neanche al Cimitero”; “Si tratta di ladri senza cuore e senza dignità. Vergogna”; “I ladri certamente non hanno alcuna dignità, altrimenti non farebbero il loro mestiere”. Il contenuto dei numerosi messaggi apparsi sui social network è abbastanza simile e fotografa con chiarezza il sentimento dei cittadini di Catenanuova di fronte a quanto si è verificato.
I malviventi hanno compiuto un consistente rastrellamento di numerosissimi vasi di rame posti sulle tombe dei defunti e hanno smantellato persino numerose grondaie, anch’esse di rame, dalle cappelle gentilizie per il deflusso dell’acqua piovana. Per potere caricare la refurtiva hanno avuto probabilmente bisogno di un furgone, sfidando gli occhi invocanti clemenza dei defunti immortalati nelle foto e facendo man bassa di tutto ciò che potevano arraffare. I fiori sono stati disseminati sulle tombe e per terra, rendendo l’azione ancora più deplorevole e meritevole di disprezzo. Per ciascuna famiglia il danno causato ammonterebbe a diverse centinaia di euro.
A segnalare il misfatto sono stati i congiunti, che alla riapertura del camposanto hanno dovuto constatare l’amara sorpresa. I Carabinieri stanno verificando i filmati delle telecamere alla ricerca di elementi utili a risalire gli autori del sacrilego furto, forse agevolato dai tanti accessi che ha il cimitero di Catenanuova. I tre cancelli di cui è dotato sono infatti a ridosso di tre strade a cui si giunge dalla parte dell’autostrada A19 Catania-Palermo, dal centro abitato e da una zona confinante con le campagne.
Un brutto episodio, che restituisce un’immagine pessima del territorio, perché senza il rispetto per la memoria di una comunità non è possibile costruire un futuro luminoso.