PALERMO – Se i prezzi di praticamente tutte le categorie merceologiche sono in aumento, le assicurazioni auto, sanitarie o sull’abitazione non fanno certo eccezione.
Secondo i dati Istat, relativi al mese di agosto scorso, elaborati dall’Unione nazionale consumatori, alcune tra le principali città siciliane hanno registrato aumenti importanti su base annua. La peggiore è Messina, già la più costosa in Sicilia nel 2022, che arriva addirittura ad una inflazione per categoria del 6,7%, contro la media nazionale che si ferma al 3,5%. Anche Palermo e Siracusa segnano risultati per nulla incoraggianti, considerando per ciascuna un aumento, rispettivamente, del 2,9 e del 2,8%, nonostante si mantengano comunque al di sotto dei valori medi della penisola.
Meno rilevante l’aumento a Catania, che si ferma all’1%, mentre la situazione è sostanzialmente ferma a Trapani, dove i prezzi salgono dello 0,1%. Al contrario, Caltanissetta, unica città siciliana che vede i prezzi scendere, sebbene soltanto dello 0,2%. Se i rincari in buona parte della Sicilia sono importanti, sicuramente si mantengono ben al di sotto di quelle che sono state le città “regine” dell’inflazione, come Grosseto, dove specificatamente nell’ambito delle assicurazioni le tariffe sono salite del 26,3% su agosto 2022, con una impennata che ha pesato veramente tanto sulle tasche degli abitanti della cittadina. Non va molto meglio a Padova, con +25,2% in un solo anno. Terza peggior città d’Italia, Terni con il 19,7% di aumento.
Le città più virtuose d’Italia sono invece in deflazione. La migliore è Reggio Emilia (-1,6%), poi Teramo (-1,3%) e Lucca (-0,9%). L’aumento dei prezzi delle assicurazioni in Sicilia non è una novità. Un esempio classico, l’Rc auto: già a inizio 2023, secondo l’Ivass, l’autorità amministrativa indipendente per la vigilanza sulle assicurazioni, il premio medio, nei primi 3 mesi dell’anno in corso, si è attestato sui 345,20 euro, con una variazione su base annuale del +4,2%.
Il continuo aumento dei prezzi è una inversione di tendenza rispetto alla lunga serie positiva per le famiglie, partita nel 2014. Da allora, infatti, fino al 2022 erano stati segnati soltanto decrementi, anche piuttosto importanti, del costo delle assicurazioni.
Nel caso delle assicurazioni sulla casa, molti degli aumenti sono dipesi dai vari accadimenti legati al cambiamento climatico, dalle alluvioni, alle grandinate agli incendi.
Nello scorso mese di luglio, secondo lo studio di Aiped, l’associazione italiana periti estimatori danni, una polizza sulla casa è aumentata di circa il 9,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Senza dimenticare che, proprio a causa della paura e dall’incertezza che nasce dall’assistere a tali fenomeni, è aumentata di molto la domanda di coperture assicurative per gli immobili. Un esempio, potenziali clienti sono coloro che hanno ristrutturato casa e posizionato costosissimi impianti fotovoltaici, che si trovano alla mercè del cattivo tempo e che possono essere distrutti da una grandinata.
Si tratta di una tipologia di assicurazione che arriva a costare, in un anno, mediamente poco meno di 140 euro ad abitazione. In tale somma, però, molto spesso non sono comprese le coperture per gli eventi estremi, o non coprono i danni da terremoto, alluvioni e valanghe. Bisogna fare quindi grande attenzione alle condizioni proposte dagli assicuratori. Spesso, ad esempio, non sono coperti i danni a balconi, antenne satellitari o canne fumarie, tra le prime cose ad essere danneggiate in caso di forte vento o grandine.