Fatti

Recuperati dai fondali di Siracusa 39 ordigni bellici

I Palombari del Gruppo Operativo Subacquei (Gos) del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin), distaccati presso il Nucleo Sdai (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Augusta, hanno condotto dal 27 maggio a oggi due delicate operazioni subacquee, rispettivamente nel Porto Piccolo di Siracusa e nelle acque dell’area marina protetta del Plemmirio (Sr), che hanno permesso di neutralizzare un totale di 39 ordigni esplosivi.

Gli interventi d’urgenza, disposti dalla Prefettura di Siracusa a seguito della segnalazione da parte di privati cittadini circa la presenza in mare di diversi oggetti riconducibili ad ordigni

esplosivi, hanno permesso di recuperare e distruggere: nel Porto Piccolo un totale di 2 residuati bellici, riconosciuti quali proiettili inglesi di medio calibro, che sono stati rinvenuti alla

profondità di 20 metri ed a una distanza dalla costa pari a 200 metri; nelle acque antistanti Punta della Mola, sita nell’area marina protetta del Plemmirio, una bomba da mortaio, 29 munizioni di grosso e medio calibro nonché 3 inneschi e 4 bombe a mano, che sono state identificate su di un fondale di 15 metri posto a circa 50 metri dalla costa.

Tutti gli ordigni, risalenti alla seconda guerra mondiale, sono stati rimossi dal fondo e sono stati trasportati nelle zone di sicurezza, individuate dalla competente Autorità Marittima, dove i Palombari di Comsubin li hanno neutralizzati attraverso le consolidate procedute in uso al Gruppo Operativo Subacquei tese a preservare l’ecosistema marino.

“Benché il Paese sia ancora coinvolto nell’emergenza Covid-19, non è mai cessata la nostra opera tesa a ripristinare le condizioni di sicurezza delle acque della Sicilia”, ha dichiarato il

comandante del Nucleo Sdai di Augusta, Tenente di Vascello Marco Presti, al termine dell’operazione. “In particolare, a seguito di alcune segnalazioni effettuate da coscienziosi cittadini, circa la presenza di possibili manufatti esplosivi, abbiamo bonificano – ha piegato – alcune zone di mare di fronte al Porto Piccolo di Siracusa e a Punta della Mola, nell’area marina protetta del Plemmirio. Queste attività, condotte sulla base delle richieste della Prefettura di Siracusa, hanno permesso di rimuovere dal mare un totale di 39 ordigni esplosivi, ripristinando così la navigazione e la balneazione in queste aree della Sicilia.

“Occorre ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei Palombari di Comsubin al fine di rispristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare”, ha concluso.