Economia

“Dormivo in auto, il reddito di cittadinanza mi ha salvato”: la storia di Pasquale, ora rischia di nuovo la povertà

“Mangiamo pasta a pranzo e a cena perché non possiamo permetterci altro”. A parlare è Pasquale D’Amato, palermitano, percettore di reddito di cittadinanza e sulla soglia della povertà assieme alla sua famiglia. La riforma che dovrebbe partire dal 2023 rischia di avere conseguenze anche per la sua famiglia. Ma lui assicura che non è un sussidio ciò che vuole ma un lavoro che gli possa ridare dignità e quella serenità che manca da anni.

“La mia è stata una vita difficile, lavoravo come venditore ambulante e guadagnavo 25 euro al giorno, con mia moglie abbiamo dormito per mesi in macchina perché non avevamo una casa, per fortuna mio figlio era ospitato da mia madre”.

Il reddito per lui è un’ancora di salvezza: “Grazie a questo sussidio riesco a permettermi una casa e sfamare la mia famiglia – dice Pasquale – io non chiedo di essere pagato senza fare niente, io voglio lavorare, infatti abbiamo anche fondato un’associazione che riunisce tanti percettori e per la città facciamo piccoli lavoretti. Ho paura di perdere anche questo, ho paura di finire di nuovo in mezzo alla strada, la notte non dormo più, chiedo solo un lavoro”.