Politica

Reddito di cittadinanza agli immigrati, esplode la polemica

Il governo Draghi ha stanziato un miliardo per implementare il reddito di cittadinanza e ieri, in un’intervista, il presidente dell’Inps Pasquale Tridico ha aperto anche al sussidio agli immigrati.

“Sono necessarie risorse aggiuntive soprattutto per le famiglie numerose e gli immigrati – dice Tridico -. Il reddito prevede un requisito di residenza in Italia di dieci anni, mi sembra eccessivo e non esiste in nessun Paese europeo”.

Dichiarazioni che hanno come prevedibile scatenato già delle polemiche. “Reddito di cittadinanza agli immigrati? La proposta del presidente dell’Inps Pasquale Tridico sembra di uno che non vive in Italia, ancor di più in questo particolare momento storico. Ovviamente siamo contrari e lo ribadiamo con forza. Pensiamo solo che potrebbero sbarcare centinaia di migliaia, forse milioni di persone, da altri continenti per prendere i soldi del reddito cittadinanza. Dobbiamo potenziare l’aiuto agli italiani, di origine o acquisiti poco importa, per sostenere i cittadini in questo momento terribile di pandemia e recessione economica. Il reddito di cittadinanza per noi, poi, è uno strumento di sostegno fondamentale. Ma coloro che lo percepiscono devono essere messi in condizione di trovare un lavoro vero e qualora ciò non fosse possibile devono essere utilizzati dai comuni, a cominciare dai grandi, come ad esempio quello di Palermo, per svolgere delle attività serie di sostegno e aiuto alla collettività”, dice Igor Gelarda, capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile insieme alla responsabile Lega giovani Palermo Elisabetta Luparello.