Cronaca

Reddito di cittadinanza per incidere album neomelodico

Non esistono limiti alla fantasia per l’utilizzo del reddito di cittadinanza.

L’ultima sorpresa è stata registrata a Catania, dove la Polizia di Stato ha denunciato per truffa aggravata la cantante Agata Arena, accusata di aver usato il denaro della card per coprire i costi di produzione di un album neomelodico dal titolo “Quartiere Librino 2”, la cui clip è già su Youtube.

La cantante ha contestato la ricostruzione degli investigatori, sostenendo di non avere alcun reddito e di avere i requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza.

Durante controlli nel popoloso rione, agenti del Commissariato di Librino avevano scoperto un minimarket con dei cartelloni pubblicitari con una donna che pubblicizza il suo “primo lavoro discografico, nuovo album in uscita nei primi di novembre”.

Sia i cartelloni che la struttura commerciale erano abusivi.

Agata Arena, sentita dagli investigatori, ha dichiarato loro di essere un’artista neomelodica e di aver investito tremila euro per incidere, con una nota casa discografica, quattro brani musicali, già pubblicati, e un quinto inedito in uscita.

Il problema era che la donna, secondo quanto accertato, percepiva dal luglio scorso il reddito di cittadinanza (709 euro al mese), così come altri due familiari.

Risultava dunque fondato il sospetto che avesse utilizzato il denaro della card per finanziare il disco.

Peraltro, la cantante ha aggiunto di aver bisogno di altri soldi per incidere l’intero album, che conterrà in tutto otto brani.

Secondo quanto reso noto dagli investigatori, l’Inps ha comunicato alla Arena la decandenza della misura del reddito di cittadinanza.