News - Lavoro

Refezione scolastica, Anir “Migliaia di addetti a rischio”

ROMA – “La riapertura delle scuole è un momento nodale per la vita degli alunni che potranno frequentare in presenza, e lo è ancor più per il settore della ristorazione collettiva che gestisce il servizio di refezione scolastica. Il comparto, annientato nel primo lockdown e indebolito pesantemente dal ricorso allo smartworking, ha bisogno delle scuole se non vorrà perdere ulteriore fatturato e veder licenziare migliaia di addetti. Nel complesso, il volume di affari è crollato di un terzo rispetto al 2019, pari a circa 1,4 miliardi di euro”.

È la stima sulla crisi del settore della ristorazione collettiva che dà Massimiliano Fabbro, presidente di Anir Confindustria, associazione nazionale delle imprese di ristorazione collettiva aderenti a Confindustria.

“Noi nelle scuole – prosegue Fabbro – siamo pronti a ripartire in sicurezza: abbiamo riorganizzato le modalità di erogazione dei pasti per adeguarle ai protocolli di sicurezza, ci accingiamo ad interloquire con i nostri committenti anche per rivederele regole di ingaggio degli appalti confortati dalla pronuncia dell’Anac, poichè le misure anti Covid hanno inciso molto sui costi digestione del servizio”.

“Siamo fiduciosi che anche gli operatori delle mense possano avere una priorità nella campagna vaccinale, visto che un operatore vaccinato contribuisce a rendere tutti più sicuri e consente alle imprese una serena e più veloce organizzazione del lavoro”, conclude Fabbro.