Politica

Regionali, dialogo serrato dei candidati con il territorio

PALERMO – Regionali e politiche, siamo alle ultime battute della campagna elettorale. Quest’ultimo scorcio in Sicilia si sta caratterizzando per un dialogo serrato dei candidati con le imprese, delle quali hanno cercato di ascoltarne le criticità con le conseguenti richieste di provvedimenti. Ed è proprio questa la scelta che è stata fatta dalla politica: la ricerca di un maggiore contatto con imprese, cittadinanza e territorio.

“Guardiamo con grande interesse al 25 settembre – ha detto il presidente regionale di Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti -. La riteniamo una data fondamentale e un appuntamento decisivo per il futuro della Sicilia e dell’economia isolana e per questo motivo abbiamo deciso di dedicare una giornata di incontri con i futuri candidati alla presidenza della Regione”.

“I comparti da noi rappresentati non solo faticano enormemente a riprendersi ma guardano con estrema preoccupazione al futuro – ha proseguito Manenti -. Sopravvivere è per tutti la parola d’ordine alla luce di una crisi, emersa prima con la pandemia e poi esplosa, sino a toccare i contorni dell’emergenza sociale, con il caro bollette, destinata a impoverire il nostro tessuto produttivo. Incontrando i candidati alla presidenza – ha aggiunto Manenti – Confcommercio intende da un lato ascoltare le loro proposte e dall’altro presentare le richieste delle imprese del terziario di mercato, oggi determinanti per l’economia siciliana. Queste imprese chiedono risposte immediate sull’emergenza energia in raccordo con l’Europa e con il Governo nazionale, ma non soltanto. Si chiedono anche indicazioni precise ed esaustive sulla questione che riguarda l’assetto delle Camere di Commercio, sulle questioni che riguardano il testo unico sul commercio, sull’utilizzo dei fondi provenienti dal Pnrr, sull’annosa questione delle infrastrutture, strade, porti ed aeroporti, sul turismo e sulla destagionalizzazione”.

Anche Ance Palermo ha incontrato i candidati alla poltrona di presidente della Regione: “Ci sono una serie di questioni fondamentali per lo sviluppo della nostra Regione che ci stanno a cuore e delle quali noi conosciamo bene, come addetti ai lavori, vantaggi e criticità – ha sottolineato il presidente di Ance Palermo Massimiliano Miconi -. Vogliamo comprendere quale sia la consapevolezza politica e quali le risposte che il futuro presidente della Regione vorrà mettere in campo. Le imprese sono il reale tessuto produttivo della nostra Isola e, come tali, hanno bisogno di strumenti che funzionino in tempi accettabili e con modalità chiare e funzionali”.

“Lavorerò – ha detto il candidato del centrodestra, Renato Schifani – per fare crescere gli investimenti”. Nuccio Di Paola (M5s) ha parlato di un modello di governo fatto di “concertazione, confronto continuo e squadra”. Per snellire la burocrazia ha indicato come soluzioni “una vera digitalizzazione della Regione e la creazione all’Ars di una commissione speciale che dialoghi con tutte le commissioni per realizzare testi unici per snellire le oltre tremila leggi in più che la Sicilia ha rispetto allo Stato italiano”.