PALERMO – Il capogruppo dell’Udc all’Ars Eleonora Lo Curto ha deciso di ricandidarsi per uno scranno a Palazzo dei Normanni tra le fila, però di Lega – Prima l’Italia.
“Sono pronta ad affrontare questa campagna elettorale spiegando ai cittadini l’importanza di votare per chi ha dimostrato di saper fare e di saper realizzare. Per questo partirò da tutte le iniziative che ho già concretamente determinato attraverso il lavoro svolto in Parlamento e nelle commissioni legislative”. Oltre a quest’ultima legislatura Eleonora Lo Curto è stata deputata regionale nella XIII legislatura ed è stata parlamentare europea.
Lo Curto ha aggiunto di aver cambiato partito seguendo la scelta fatta in precedenza dai suoi colleghi del gruppo Udc all’Ars. “Sono contenta di poter condividere questa nuova corsa per il Parlamento regionale con i colleghi deputati che hanno lavorato con me nello stesso gruppo parlamentare, Mimmo Turano e Giovanni Bulla, e con tanti altri colleghi con i quali si è stabilito dall’inizio della legislatura un rapporto proficuo e di amicizia – sottolinea – Prima l’Italia è l’unico partito che nella nostra regione ha candidato alla Camera e al Senato solo esponenti siciliani e porterà al Senato un rappresentante della provincia di Trapani, l’amico e collega Mimmo Turano. Metto al servizio degli elettori la mia esperienza maturata nelle istituzioni, anche al Parlamento europeo, per costruire la Sicilia del futuro con più turismo, più cultura, più infrastrutture, più occupazione e benessere”. “Scelgo Prima l’Italia per continuare il mio impegno all’Ars, per creare condizioni di sviluppo per la Sicilia e, in particolare, per la provincia di Trapani”.
E di sviluppo nell’Isola ha parlato anche Luca Sammartino, candidato per la Lega alle prossime elezioni siciliane del 25 settembre. Il parlamentare regionale del Carroccio, in un post su Facebook, spiega che si deve destagionalizzare il turismo in Sicilia. “La Sicilia può e deve vivere di turismo tutto l’anno. Parliamo di un territorio che tutto il mondo ci invidia, costruito sulla cultura, sull’arte, sulla gastronomia e ricco di meraviglie naturali. Dobbiamo far rialzare le città lavorando sul turismo, sulla programmazione culturale, sulla pulizia e la sicurezza, lasciando che i turisti godano delle bellezze della nostra terra 12 mesi l’anno. Questo significa – conclude Sammartino- maggiore occupazione, maggiore ricchezza e maggiori possibilità per i giovani. Abbiamo un tesoro tra le mani, non lasciamocelo scappare!”
Tra le priorità della Lega, però, c’è anche la Sanità. “Abbattere le lunghissime liste d’attesa costituisce un obiettivo primario del nuovo governo regionale di centrodestra e sarà uno dei punti strategici del nostro programma”, si legge in una nota di Carmelo Pullara deputato di “Prima L’Italia” e vicepresidente della Commissione Sanità della Regione Sicilia.
“I cittadini siciliani – sottolinea Pullara – sono stanchi di aspettare 6 mesi per una tac, 8 mesi per una gastroscopia, 3 mesi per un ecocardiogramma, anche se richiesti con urgenza. Lo stesso nostro candidato alla presidenza del centrodestra, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di abbattere le liste di attesa e per fare ciò occorre una sana e trasparente amministrazione del denaro pubblico”. “Lo Stato -spiega Pullara – assegna alla Regione Sicilia, per eseguire le prestazioni specialistiche sul territorio pubblico/privato 1 miliardo e 200 milioni di euro l’anno. Cifra che sarebbe sufficiente per abbattere tutte le liste di attesa qualora venissero impiegate per la loro effettiva destinazione. Ad oggi, con i decreti dell’Assessore per la Salute Razza ne vengono destinate sia nel pubblico che nel privato accreditato solo 800 milioni di euro, non è un caso che il Garante della Concorrenza ha fatto immediato ricorso chiedendo addirittura il commissariamento dell’assessorato alla Salute”. “è chiaro che questo sottofinanziamento non farà altro che allungare ancor di più le liste di attesa nella nostra regione.
“Fermo restando il finanziamento agli ambulatori pubblici che sono una risorsa insostituibile basterebbe attingere a questa enorme risorsa inutilizzata che sono 400 milioni di euro per aumentare gli aggregati del privato accreditato e ne basterebbero solo 100 milioni, per abbattere definitivamente le lunghissime liste di attesa”, aggiunge. “Più volte sono intervenuto su questo argomento sia durante le audizioni nella commissione sanità che durante le audizioni nella commissione di indagine e verifica delle leggi evidenziando le carenze e proponendo soluzioni per il potenziamento dei presidi ospedalieri con lo scopo di favorire e alzare la qualità dell’offerta sanitaria. L’obiettivo del centrodestra è quello di abbattere su tutto il territorio le liste di attesa e aumentare l’offerta delle prestazioni, tenendo conto che i due anni di pandemia hanno rallentato l’erogazione dei servizi – conclude Pullara -. In questo modo vogliamo intervenire con incisività, sia nei confronti della diagnostica, sia di quelle prestazioni di chirurgia anche in strutture non ospedaliere, al pari di quanto avviene in altre regioni, nella garanzia di elevati standard di sicurezza del paziente”.
Raffaella Pessina