Politica

Regionali, De Luca: “No ad accordi, noi fedeli a nostro progetto”

I partiti in Sicilia vanno avanti sulla campagna elettorale in vista delle elezioni regionali, tra divisioni interne e crisi di coalizione. Ogni giorno emergono iniziative e riflessioni che mirato a trovare una sintesi sui nomi dei candidati oppure a rompere del tutto legami e alleanze nella convinzione che correre da soli sia la mossa vincente.

Sul fronte del centrodestra si registra la presa di posizione di Carlo Calenda, europarlamentare e segretario di Azione, che presentando il Comitato di garanzia dei liberali democratici repubblicani europei, pone il quesito di come potranno governare insieme le forze di centrodestra se in “Europa Forza Italia è alleata con il Partito democratico contro Salvini e Meloni”.

E, sempre nel centrodestra Forza Italia tira fuori un altro nome da candidare alla presidenza della Regione, quello di Stefania Prestigiacomo, siracusana ed ex ministro. Una mossa per rendere la vita difficile all’attuale governatore Nello Musumeci. La notizia sarebbe stata diffusa dall’ex sindaco di Messina, Cateno De Luca, anch’egli candidato alla stessa carica.

De Luca avrebbe rivelato che sarebbe proprio il leader degli azzurri Gianfranco Micciché a puntare sulla politica siracusana, perché da sempre ha manifestato il proprio parere contrario alla candidatura di Musumeci per la coalizione di centrodestra.

I sondaggi però rilevano che le quotazioni dell’attuale governatore sono in salita. Nella Lega il consigliere di Palermo uscente Igor Gelarda invita Matteo Salvini a rivedere profondamente l’assetto de l partito a livello regionale, dopo “il pessimo risultato” della Lega/Prima l’Italia alle amministrative di Palermo. Gelarda punta il dito contro il segretario regionale del partito Nino Minardo che “avrebbe dovuto fare una riflessione, convocando subito un’assemblea plenaria di iscritti, amministratori e dirigenza, e che invece se ne è guardato bene”.

Per il rappresentante della Lega, “è chiaro che il partito in Sicilia non è più attrattivo, non incarna più quella forza di rottura con la mala politica siciliana che la gente si aspettava. A Palermo hanno votato quattro cittadini su 10 perché ormai la sfiducia nella politica è totale. E la Lega, che in Sicilia non ha dato risposte, è stata punita”.

Prosegue sulla sua linea di rottura Cateno De Luca che ribadisce che non farà alcun accordo politico con nessuna coalizione: “Il lavoro che abbiamo fatto in questi mesi oggi sta producendo gli effetti sperati. Nello Musumeci sarà ricandidato e il centro sinistra punta su Caterina Chinnici, esattamente quello che volevamo – ha detto l’ex sindaco ed ex parlamentare regionale. Oggi noi – prosegue De Luca – siamo i profumieri della politica. Ci cercano tutti ma diciamo no a tutti”.

“In queste settimane -conclude-ci hanno offerto di tutto, dalla vicepresidenza all’assessorato ma non mi interessa fare accordi. Restiamo fedeli al nostro progetto: cacciare la banda bassotti della politica”. Domenica prossima intanto si confronteranno pubblicamente i tre candidati del centrosinistra: Caterina Chinnici per il Partito Democratico, Barbara Floridia per il M5s e Claudio Fava.

Il confronto – che si articolerà sui temi dell’antimafia, dell’anticorruzione e della trasparenza – si terrà a partire dalle ore 18 al PYC (Palermo Youth Centre), all’interno di Villa Trabia a Palermo è prevista la diretta streaming dell’evento sulle pagine Facebook di Claudio Fava (facebook.com/ClaudioFava2022), del M5s Sicilia (facebook.com/MoVimento5StelleSicilia) e del Pd Sicilia (facebook.com/pdsicilia). Le presidenziali prevedono 6 confronti, incluso quello di domenica: lunedi 11 a Ragusa, il 17 ad Agrigento, il 18 a Messina, il 20 a Gela e il 21 a Catania. Tutti gli incontri inizieranno alle ore 18. Il voto è in programma sabato 23 luglio.

Raffaella Pessina