Politica

Dalla Regione siciliana fondi ai Comuni per la progettazione europea

PALERMO – I finanziamenti del Fondo per la progettazione voluto dalla Regione sono finalmente stati distribuiti. Il decreto degli assessori regionali alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, e all’Economia, Marco Falcone, che stabilisce la ripartizione finale agli enti locali, ha ricevuto il via libera anche dalla commissione Bilancio dell’Assemblea regionale siciliana.

Ogni Comune non potrà ricevere più di 200mila euro

I 40 milioni di euro, così come stabilito nella legge regionale di stabilità 2024-2026, sono stati distribuiti ai Comuni siciliani al 40% in quota fissa, pari a 41 mila euro circa, mentre il restante 60% è stato suddiviso in proporzione alla popolazione registrata per singolo Comune al primo gennaio 2023. Sempre nella legge è stato deciso che il tetto massimo del contributo concedibile a ciascun Comune non può essere comunque superiore ai 200 mila euro. Da qui il taglio: sono diversi i Comuni, in cima tutti i capoluoghi di provincia, tranne Enna, ad aver subito un taglio consistente della somma, allineandosi, in sostanza, ai Comuni con una popolazione di circa 33 abitanti.

Il taglio più consistente a Palermo

Il taglio più consistente lo ha registrato Palermo, che prende meno di un decimo di quanto spettante secondo la tabella di distribuzione proporzionale. Tagli sono stati registrati anche a Canicattì, Licata, Sciacca, per la provincia di Agrigento; Gela, in provincia di Caltanissetta; Acireale, Adrano, Caltagirone, Misterbianco, Paternò, in provincia di Catania. Ancora, scendono a 200 mila euro Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina; Bagheria, Carini, Monreale, in provincia di Palermo; Modica e Vittoria in provincia di Ragusa. Nel territorio siracusano si segnala, ancora, Augusta, mentre in provincia di Trapani subiscono tagli i Comuni di Alcamo, Marsala, Mazara del Vallo e San Vito Lo Capo. I Comuni di Moio Alcantara, in provincia di Messina, e Palagonia, in provincia di Catania, hanno accesso ad ulteriori fondi, per un totale di 267 mila euro, destinati, secondo il comma 3 dell’articolo 4 della legge di stabilità 2024-2026, “ai Comuni in dissesto finanziario sciolti per mafia nell’ultimo triennio”, con una quota fissa di 60 mila euro e una restante proporzionale alla popolazione. I vari tagli dovuti al superamento della soglia dei 200 mila euro non andranno perduti: i circa 7 milioni e mezzo recuperati andranno assegnati, con decreto del presidente della Regione, ai dipartimenti regionali, e utilizzati prioritariamente per la progettazione in materia ambientale.

“Si tratta di un’iniziativa fondamentale – dice l’assessore Aricò – per sostenere le amministrazioni locali in un settore in cui, purtroppo, sono spesso in difficoltà per via degli uffici tecnici sguarniti”. Grazie a queste somme, secondo quanto si prefigge la Giunta, si potrà realizzare una progettazione di qualità per favorire la crescita e lo sviluppo dei territori nell’ottica della sostenibilità ambientale. L’obiettivo, infatti, è quello superare l’endemica difficoltà di tutti gli enti pubblici siciliani: avere un “parco progetti” realmente cantierabili a cui potere ricorrere nei tempi imposti dalle autorità nazionali e comunitarie che finanziano i programmi di interventi in materia di opere pubbliche.