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Metal detector, vigilantes e rotazioni contenute: al via la gara d’appalto per la sicurezza dell’Ars

Quasi due milioni e mezzo di euro per garantire adeguata tutela a Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana ma anche tra i luoghi di maggiore pregio dal punto di vista storico e artistico di Palermo. La somma, che sarà ricavata dal bilancio dell’Ars, è al centro di una gara d’appalto pubblicata a fine aprile e che si chiuderà a inizio giugno. L’obiettivo è quello di individuare la società di vigilanza che dovrà presidiare nei prossimi anni i tre ingressi del palazzo più discusso dell’isola.

Metal detector e varchi

Il rinnovo del servizio vale quattro anni e prevede l’utilizzo di guardie giurate, munite di porto d’arma da fuoco. Ai vigilantes spetterà l’utilizzo dell’apparecchiatura di controllo di proprietà dell’Assemblea: metal detector e tunnel a raggi X per verificare che all’interno di borse e bagagli non vengano introdotti oggetti pericolosi per l’incolumità di chi vive il palazzo ma anche per bloccare chiunque possa puntare a deturpare gli interni.

“Le guardie – si legge nel capitolato d’appalto – radio collegate alla centrale operativa dell’impresa devono presidiare i tre punti di accesso del Palazzo (piazza Parlamento – Ingresso turistico, piazza Parlamento – Ingresso istituzionale, piazza Indipendenza) al fine di evitare ingressi a persone che possano turbare il normale svolgimento dell’attività istituzionale ovvero recare danno alle persone che quotidianamente accedono al Palazzo Reale o danni al patrimonio dell’Assemblea”.

Tra le richieste inderogabili nei confronti di chi si aggiudicherà l’appalto c’è quella di far indossare al personale un’uniforme – composta da pantalone, giacca e cravatta, ma in caso di eventi istituzionali l’alta uniforme – che dovrà essere approvata preventivamente dall’Ars. Deroghe, invece, potranno esserci sulle persone da controllare: “L’Assemblea – viene specificato nel capitolato – si riserva ampia facoltà di introdurre limitazioni in ordine al controllo delle persone autorizzate ad accedere al Palazzo e dei loro bagagli ovvero di disporre l’esenzione, in tutto o in parte, dai controlli medesimi, di tali soggetti”.

Ai vigilantes verrà chiesto anche di fare attenzione che non vengano portati fuori da Palazzo dei Normanni “beni facenti parte del patrimonio dell’Assemblea o in uso alla medesima” senza la dimostrazione delle relative autorizzazioni.

Il monte orario

La società che si aggiudicherà il servizio dovrà garantire la copertura di 497 ore settimanali. A presidiare i tre varchi dovranno essere per ogni turno di lavoro otto guardie: quattro all’ingresso turistico di piazza Parlamento, due all’ingresso istituzionale e altrettante dal lato di piazza Indipendenza, lo slargo che separa la sede dell’Assemblea regionale siciliana da palazzo d’Orleans, sede del governo.

I turni di lavoro richiesti dall’Ars ai vigilantes prevedono l’arco temporale dalle 8 alle 17 nei giorni feriali, mentre il sabato il servizio sarà prorogato di mezz’ora. La domenica, invece, il turno lavorativo va dalle 7.30 alle 13.30.

“L’Impresa affidataria – viene specificato – dovrà tenere un registro, preventivamente vidimato dall’Assemblea, nel quale dovranno essere giornalmente annotati i nominativi e i relativi numeri identificativi del personale in servizio e, per ciascun nominativo, l’orario di inizio e fine servizio con l’esatta indicazione delle ore di servizio prestate”.

Personale fidato

Tra le richieste inserite nel capitolato d’appalto c’è anche quella di fare in modo che la rotazione delle guardie giurate in servizio a Palazzo dei Normanni sia contenuta. “L’elenco del personale – si legge – deve essere costantemente aggiornato con i nuovi inserimenti di personale, anche per sostituzione temporanea di altro personale per servizio militare, malattia, infortunio e ferie, ovvero l’allontanamento dal servizio di personale per trasferimento o per cessazione dal lavoro. Il personale deve essere destinato ai singoli servizi in modo da realizzare un’organizzazione che riduca al minimo possibile la rotazione tra gli operatori e favorisca – viene specificato – una migliore conoscenza dei luoghi, delle esigenze e delle specificità delle varie zone sottoposte a vigilanza”.