Qualche settimana fa i Cobas hanno lanciato un appello al Governo Schifani: procedere subito alla valorizzazione del personale della Regione siciliana.
“La Regione siciliana si appresta, nell’ambito della prossima programmazione comunitaria con i fondi PoFesr 2021-2027 a utilizzare una porzione di risorse per finanziare nuove assunzioni. Rivendichiamo, come Cobas/Codir, che si parta innanzitutto dalla valorizzazione, riqualificazione e riclassificazione, in un nuovo sistema classificatorio, di tutto il personale già in servizio per potenziare la capacità amministrativa della Regione. Necessita, infatti, un’immediata riclassificazione del personale e ‘immediata successiva apertura dei concorsi pubblici per tutte le postazioni disponibili”, avevano scritto in una nota i sindacati.
“Rivendichiamo con forza il diritto a percorsi di crescita professionale dei dipendenti regionali – avevano ribadito i Cobas – cui vengono negati, da più di trenta anni, legittimi percorsi di carriera e la conseguente necessità della riorganizzazione della macchina amministrativa facendo nuove assunzioni, anche per dare risposta a tanti giovani potenziando con nuove leve la macchina amministrativa”.
Posto che al momento vige il blocco delle assunzioni, è lecito interrogarsi sulla possibilità di valutare come percorribile la proposta dei Cobas. Assessore Messina, valuterebbe l’ipotesi di corsi di formazione e di riqualificazione del personale interno (o addirittura concorsi interni, qualora fosse possibile) volti a migliorare competenze e capacità amministrativa dell’Ente regionale?
“La riqualificazione del personale della Regione fa parte del nostro programma”.
Come intende procedere?
“Dobbiamo da un lato, intervenire sull’aspetto contrattuale colmando un ritardo di relativo a due rinnovi e dall’altro, dobbiamo riclassificare e riqualificare il personale. Per quanto riguarda i contratti, l’ultimo rinnovo è del 2019 e risultano non adeguati quelli relativi ai trienni 2018-2020 e 2020-2022. Purtroppo la precedente Amministrazione non è riuscita a definire i rinnovi e oggi stiamo studiando soluzioni che tengano conto anche dei ritardi degli anni precedenti”.
“Per quanto riguarda i concorsi, abbiamo evaso quelli in itinere e, qualora ci fosse una copertura finanziaria adeguata, saremmo pronti ad avviarne di altri. Negli ultimi anni sono stati tanti i dipendenti regionali andati in pensione e occorre inserire nuovo personale giovane e qualificato. Inoltre, la procedura di riclassificazione dei dipendenti è in corso e siamo al lavoro per trovare tutte le soluzioni possibili”.
Ha già avviato una interlocuzione con i sindacati allo scopo di avviare una riorganizzazione degli uffici che tenga conto dei valori di merito e produttività ma soprattutto della digitalizzazione dei servizi?
“Dopo le festività natalizie convocheremo i sindacati con i quali siamo pronti, come sempre, a discutere. Il nostro obiettivo è far crescere la Sicilia ei siciliani. Sappiamo bene che occorre procedere ad una riqualificazione del personale e all’assunzione di gente giovane da inserire nei posti strategici dell’Amministrazione: è infatti anche attraverso il ringiovanimento dei dipendenti che può essere avviato un processo di rinascita e di sviluppo della Sicilia”.