L’Assemblea regionale siciliana ha approvato un emendamento che di fatto attiva una sanatoria edilizia per le costruzioni realizzate dove esiste un vincolo di inedificabilità relativa e non assoluta.
Il testo ha avuto il via libera con un solo voto di scarto 19 favorevoli e 18 contrari, nonostante una spaccatura nella maggioranza con diversi deputati che non hanno votato e con due voti arrivati dagli ex grillini di Attiva Sicilia Angela Foti e Sergio Tancredi. Mentre Pd, M5s e Claudio Fava hanno votato contro, si sono invece astenuti la presidente della commissione Ambiente, Giusi Savarino di Diventerà bellissima e Danilo Lo Giudice (Gruppo misto).
Prima, a Sala d’Ercole erano state votate altre due ‘leggine’: una concede la proroga fino al 30 luglio per la possibilità di chiedere il rinnovo fino al 2033 delle concessioni balneari, l’altra modifica la legge sul gioco d’azzardo.
Forti polemiche dalle opposizioni. “Il nostro emendamento che bocciava il condono edilizio non è passato per un solo voto, grazie anche ad alcuni nostri ex colleghi, ora di Attiva Sicilia. L’aggressione al paesaggio di questa norma, che estende gli effetti del terzo condono, di berlusconiana memoria, alle aree a vincolo relativo, per intenderci quelle tutelate dal paesaggio o quelle a rischio idrogeologico, è inaccettabile.
Con questa norma il governo Musumeci, quello degli inceneritori, si conferma sempre di più nemico giurato dell’ambiente. Attendiamo il voto finale dell’aula, nella speranza che i deputati più avveduti capiscano il pericolo insito in questa norma”.Lo afferma il deputato regionale 5 Stelle Giampiero Trizzino, responsabile delle politiche ambientali del M5S Sicilia.
“Oggi si e’ consumata la pagina peggiore di questa legislatura. Nonostante gli appelli dell’opposizione, il governo Musumeci, in particolare l’assessore Cordaro con il centrodestra e tutte le sue stampelle, e’ riuscito ad approvare il condono previsto all’articolo 20 del testo. Una vergogna assoluta”. Lo afferma il deputato Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd, in merito al dibattito sul ddl edilizia. Favorevoli sono stati 19 deputati, il centrodestra più 2 di Attiva Sicilia; contrari i 18 dell’opposizione; gli astenuti 2 (Lo Giudice e Savarino).
«Non si tratta di sanatoria. Questa norma ripristina la certezza del diritto assente in Sicilia da oltre 20 anni in tema di edilizia in ragione della mancata attuazione della legge regionale 326 del 2003». Lo dice l’assessore regionale al Territorio, Toto Cordaro, relativamente all’approvazione all’Ars dell’articolo 20 sul riordino dell’edilizia.
«Sanatoria è quando l’approvazione di una norma determina l’automatica regolarizzazione, nel caso dell’articolo 20 si tratta di vincoli relativi, e quindi il cittadino per poter sanare la sua situazione deve chiedere e ottenere il parere favorevole degli enti preposti al controllo, siano essi le Soprintendenze, il Corpo forestale, il Genio civile, ecc.. ».
E aggiunge: «Il governo Musumeci, per legge, sta facendo quello che in maniera inappropriata ha fatto il governo Crocetta attraverso due circolari, prima dell’assessore e vicepresidente Mariella Lo Bello, e poi dell’assessore al Territorio pro tempore Maurizio Croce. Sono fiducioso sul fatto che la legge non verrà impugnata dal Consiglio dei Ministri, ma se ciò dovesse malauguratamente accadere finalmente “costringeremo” la Corte Costituzionale ad esprimersi attraverso principi di diritto definitivi sul punto».
“Inaccettabile oggi l’approvazione dell’articolo 20 relativo alla ‘compatibilità delle costruzioni realizzate in aree sottoposte a vincolo’. Quest’articolo prevede infatti un condono straordinario cioè l’estensione del condono edilizio del 2003 agli immobili che insistono sulle aree a vincolo relativo, ossia anche nelle aree con vincoli paesaggistici”, afferma Valentina Palmeri, deputata regionale di Attiva Sicilia e portavoce dei Verdi all’Ars.
“Una riscrittura inammissibile presentata pochi minuti prima della discussione dell’articolo de quo dopo che la norma è stata oggetto di lunghe discussioni e approfondimenti in commissione. L’approvazione di questa sanatoria è un brutto segnale politico, in una Sicilia segnata dal problema dell’abusivismo”, conclude Palmeri