Campagna etica

Responsabilità civile del datore di lavoro, le novità

In questo periodo le aziende e gli studi professionali per poter riaprire e riprendere a lavorare stanno adottando nuove misure di sicurezza per tutelare i loro dipendenti da Covid 19. Ma dal punto di vista assicurativo ci sono novità sulla Responsabilità Civile del datore di lavoro? Ne parliamo oggi con il Dott. Giuseppe Caramagno, Agente dell’agenzia Generali Italia di Catania Piazza Michelangelo.

L’Inail come considera il caso di un dipendente che viene infettato da Covid in Azienda?
“La circolare Inail n.13 del 3 Aprile 2020 stabilisce come un normale infortunio di lavoro il dipendente che contrae il Covid all’interno del luogo di lavoro e nel tragitto casa lavoro”.

Sul piano pratico cosa vuol dire?
“Vuol dire che se un dipendente dimostra di aver contratto il Covid all’interno dei locali dell’azienda, l’Inail si comporterà come se fosse un normale infortunio sul lavoro. Pertanto pagherà il dipendente e se vede che c’è una responsabilità del Datore di lavoro si va a rivalere su di lui. Tra l’altro oltre alla Responsabilità Civile in capo al datore di lavoro scatta anche la responsabilità penale”.

Cosa deve fare allora un’azienda e uno studio professionale per tutelarsi e stare più tranquilli?
“Le soluzioni che le aziende e gli studi professionali devono adottare per tutelare il proprio patrimonio e stare tranquilli sono tre:
– stipulare una copertura Rct/Rco che protegge il patrimonio dell’attività e dell’imprenditore dalla rivalsa Inail.
– se ha già questa copertura fare un check up della propria polizza andando a rivedere i massimali di copertura. Il consiglio è avere minimo un massimale di 3.000.0000 di euro
– inserire in polizza la tutela legale ovvero il rimborso delle spese legali sostenute dall’azienda.