SIRACUSA – Individuare i “Luoghi della Cultura” nella Città di Siracusa. Si tratta dell’oggetto della delibera di Giunta n.110 del 13/09/2023 con la quale l’Amministrazione comunale aretusea si prefigge l’obiettivo di creare una rete dei Luoghi della Cultura cittadini con la finalità di potenziare il godimento del patrimonio culturale cittadino nel suo complesso. Il Dup (Documento Unico di Programmazione) nella sezione “Valorizzazione del patrimonio culturale e storico della città” ritiene un importante compito dell’Amministrazione comunale “Tutelare i beni di interesse storico della città, garantirne la pubblica fruizione, valorizzarne l’intrinseca valenza materiale e immateriale relativa alla identità culturale della città”.
A ciò si aggiunge la volontà dell’Amministrazione e dell’assessorato alle Politiche Culturali di promuovere tutte le iniziative atte a sviluppare la conoscenza della storia della città e perseguire l’obiettivo di incrementare quanto più possibile le iniziative in ambito culturale che possano coinvolgere un vasto pubblico.
L’Amministrazione Comunale, attualmente, è proprietaria di diversi siti di interesse storico culturale: Antico Mercato, complesso di Villa Reimann (in foto) compresi il giardino e le pertinenze, sede storica del Liceo Classico “Gargallo”, ex Convento del Ritiro, ex chiesa dei Cavalieri di Malta, Biblioteca San Pietro, spazi di via Zummo già Museo del Mare, complesso del Monumento ai Caduti, Villa Ortisi, palazzo Impellizzeri, Teatro Massimo della Città di Siracusa, ex Convento di San Francesco, ex chiesa di Montevergini-Galleria Civica, latomie dei Cappuccini e teatro di Verdura, biblioteca centrale e biblioteche comunali, ex macello comunale di Via del Macello, Spazi di via Aracœli, Casina Minniti, Casina Cuti, Arthemision, Fonte Aretusa e acquario Comunale, palazzo Montalto, antico lavatoio di Belvedere, stadio comunale “Vittorio Emanuele”, vivaio comunale.
Tutti questi siti per natura, tipologia e collocazione, possono essere individuati quali “Luoghi della Cultura”. Alcuni di essi sono “Luoghi della Cultura “ope legis” ai sensi e per gli effetti del’art. 101 e ssg. del D. Lvo n. 42/2004 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) e sottoposti a vincolo di tutela da parte della Soprintendenza ai Beni Culturali, Ambientali e Artistici.
Molti di questi immobili vengono già utilizzati per l’organizzazione di eventi culturali sia dall’Amministrazione Comunale sia proposti da privati.
Un’altro obiettivo dei “Luoghi della Cultura” è quello di creare una governance del patrimonio comunale improntato sulla sostenibilità, l’innovazione, e la partecipazione tale da coinvolgere, oltre i Luoghi della Cultura dello Stato, anche altre strutture di proprietà regionale e private. L’individuazione dei Luoghi della Cultura cittadini costituisce un’opportunità di crescita e di miglioramento dell’offerta culturale della città, anche allo scopo di coinvolgere fasce sociali tradizionalmente escluse dai consumi culturali: la rete dei Luoghi della Cultura cittadini agevola l’individuazione di soluzioni per avvicinare realmente le persone e garantire un’effettiva esperienza di conoscenza. La rete può favorire la generazione di economie di scala, inclusa la prestazione condivisa di servizi e competenze professionali. Non ultimo l’istituzione dei Luoghi della Cultura cittadini ha anche il fine di poter accedere a fondi e finanziamenti specifici.