ROMA – Nasce dall’impegno comune della psicologa Carmela Mento e del sociologo Francesco Pira “La violenza in un click”, il libro edito da FrancoAngeli, che intende studiare ed affrontare il delicato tema del “Revenge porn”. Con questo termine si indica la diffusione online non consensuale di immagini e video intimi, spesso come meschino strumento di vendetta dopo la fine di una relazione.
Con l’introduzione nel nostro ordinamento del cosiddetto “Codice rosso” (legge 19 luglio 2019 n. 69), questa pratica è punita ai sensi dell’articolo 612 ter del Codice penale che prevede “la reclusione da uno a sei anni e la multa da 5.000 a 15.000 euro”.
Un fenomeno che, oggi, è in costante crescita mentre decresce – quasi in una logica inversamente proporzionale – l’età delle vittime. Alla base del volume l’esperienza accademica e professionale dei due autori. Carmela Mento, infatti, è professore associato di Psicologia clinica presso l’Università di Messina, docente in corsi di studio delle professioni sanitarie, psicologa e psicoanalista ad indirizzo junghiano, consulente e supervisore clinico presso l’unità di psichiatria del Policlinico di Messina.
Francesco Pira, invece, è professore associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e insegna comunicazione e giornalismo presso l’Università di Messina, dove è delegato del rettore alla Comunicazione e direttore del master in “Esperto in comunicazione digitale per la pubblica amministrazione e l’impresa”.
Ma quali sono motivazioni ed esigenze che hanno portato alla stesura del testo? Carmela Mento lo spiega così: “Questo libro nasce dalla voglia di far luce su un fenomeno molto particolare, quello della diffusione online di immagini intime in modo illecito e quindi non consensuale. È importante informare per prevenire, perché le vittime di questo fenomeno subiscono un’alterazione della loro dignità e della loro stessa vita. Si ha, quindi, a che fare con un disagio psicologico e mentale, ma anche con un grave rischio suicidario. È importante inoltre – prosegue – puntare sempre non soltanto alla salute mentale ma anche al benessere di una coppia, facendo sì che possa crescere in modo sano e funzionale, evitando comportamenti disfunzionali”.
Particolarmente significativo è l’approccio multidisciplinare di “La violenza in un click”, approccio che permette di affrontare le varie sfaccettature di un fenomeno tanto complesso come, appunto, il revenge porn.
Il volume, infatti, si avvale anche di numerosi ed importanti contributi che arricchiscono ed implementano le riflessioni portate avanti da Pira e Mento e i loro studi relativi, rispettivamente al’estremizzazione delle relazioni online e alla dimensione psicologica del fenomeno. La prefazione è firmata da Gian Ettore Gassani, presidente nazionale e fondatore dell’associazione Avvocati matrimonialisti italiani per la tutela delle persone dei minorenni e della famiglia (Ami), la postfazione è di Paolo Capri, presidente dell’Associazione italiana di psicologia giuridica e ordinario di Psicologia clinica all’università europea di Roma.
Un contributo importante è dato anche dai lavori delle psicologhe cliniche Maria Catena Silvestri, Martina Praticò e della tecnica della riabilitazione psichiatrica, Agata Spadaro, relativamente alle alterazioni dell’intimità di coppia e le conseguenze psicologiche delle vittime di revenge porn, e di Maria Teresa Collica, professore associato di Diritto penale del dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Messina, sulla risposta penale al fenomeno.
Il testo, dunque, non è soltanto un importante contributo accademico, ma rappresenta anche una sorta di “manuale” per meglio comprendere il fenomeno e – quindi – per prevenirlo e combatterlo con maggiore efficacia. La cronaca quotidiana e l’evoluzione della nostra società, d’altra parte, restituiscono l’idea di una vera e propria emergenza.
Come chiarisce Pira, infatti, il volume è utile “anche per capire come ‘recintare’ il fenomeno, perché siamo realmente preoccupati nonostante l’approvazione di una legge. La preoccupazione nasce soprattutto per come le nuove generazioni stanno gestendo il loro rapporto con il sesso. Si pensi all’ultima ‘sfida’ in voga, la cosiddetta sexy roulette in cui bisogna fare sesso a volto coperto e senza alcuna protezione e perde chi rimane incinta. Siamo andati molto oltre, adesso c’è il reato di “sextorsion” e c’è la costante diffusione di immagini che riguardano anche adolescenti, pre adolescenti e non soltanto gli adulti”.