PALERMO – In Sicilia sono 10.191 gli iscritti al Registro dei revisori legali alla data del 30 aprile 2020 (il 7,50 per cento del totale). I dati emergono dall’analisi della composizione degli iscritti 2020 – Registro dei revisori legali, redatto dal ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef, dipartimento della Ragioneria generale dello Stato), autorità competente insieme alla Commissione nazionale per la Società e la Borsa, in materia di revisione legale dei conti secondo il decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 di recepimento della direttiva comunitaria 2006/42/CE.
Lo studio è suddiviso in tre sezioni: la prima intende fornire un’indagine sulla composizione qualitativa ed anagrafica del Registro, nella seconda viene approfondita l’area degli incarichi di revisione legale comunicati dagli iscritti e la terza fotografa i dati più significativi relativi all’obbligo di aggiornamento professionale per il triennio 2017-2019.
Cosa emerge dall’analisi, e in particolar modo per la Sicilia? La prevalenza della componente di genere maschile tra gli iscritti rispetto al femminile interessa tutto il territorio nazionale. Al 30 aprile 2020 i revisori di sesso maschile sono pari a 95.548, ossia il 70 per cento circa del totale, rispetto alla compagine femminile che raggiunge 41.370 unità. Dunque solo il 30 per cento degli iscritti sono revisori di sesso femminile. In Sicilia si contano 7.069 revisori di sesso maschile e 3.122 di sesso femminile, meno della metà dunque rispetto ai colleghi.
Nell’ambito della categoria si assiste ad un decrescita di iscrizioni e, in tal senso, è stato osservato il periodo 2015/2020. In Sicilia nel 2015 le donne erano 3.547, nel 2020 le iscritte sono scese a 3.122 (-12 per cento); nel 2015 il registro contava in Sicilia 8.256 uomini, nel 2020 gli iscritti sono scesi a 7.069 (-14,4 per cento).
Certo, però, è da tener in conto che la diversa incidenza percentuale su base territoriale del numero di iscritti è direttamente correlata alla dimensione della popolazione attiva nelle specifiche aree. Se infatti si confronta il dato relativo al rapporto tra numero di revisori e popolazione attiva (R/Pop), in Sicilia su una popolazione attiva di 3.250.289 unità si contano 10.191 iscritti con un rapporto percentuale tra revisori e popolazione dello 0,31 per cento (età compresa tra i 15 e 64 anni, 2019 su dato Istat).
Altro dato interessante è la “distribuzione dei revisori iscritti per classi di età ed evoluzione storica”. Emerge, infatti, una concentrazione più elevata di iscritti in corrispondenza della fascia d’età intermedia (41-60 anni). In questa classe di età sono compresi 83.192 iscritti per il 2020, ovvero più della metà dei revisori legali complessivamente iscritti al Registro. Inoltre i dati 2020 vengono comparati con quelli del 2015 per evidenziare l’evoluzione che si è verificata, infatti nel 2015 nella fascia appena considerata erano 89.268.
Ebbene, anche in Sicilia la concentrazione maggiore degli iscritti si ha nella fascia “41-60 anni” con 6.683 iscritti nel 2020 a fronte di 7.461 iscritti nel 2015 (nella fascia “˂40 anni” gli scritti erano 1.109 nel 2020 ma 1.736 nel 2015; mentre nella fascia “˃60 anni” nel 2020 si contavano 2.399 unità, ma erano 2.606 nel 2015).
Secondo la rilevazione i motivi del fenomeno sono da ricercare nel lento ricambio generazionale dovuto al limitato accesso alla professione per i giovani e la permanenza di soggetti in età anche molto avanzata nel Registro. Unico dato in crescita per la Sicilia è il numero di società di revisione: nel 2015 la Sicilia ne contava 24, alla data del 30 aprile 2020 ne conta 26 su un totale nazionale di 652 società di revisione.