Riapertura delle discoteche e capienza locali, “continuiamo con gradualità sulle aperture”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, a margine del congresso della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg), in corso a Villasimius (Cagliari). “E questo sarà l’oggetto della discussione che faremo oggi in Consiglio dei ministri – ha sottolineato -. Penso che il Comitato tecnico scientifico vada ascoltato sempre con grandissima attenzione. In questi mesi le indicazioni che ci ha dato sono state preziose. Ma è chiaro che c’è un dibattito a livello di Cdm che ha tutta la possibilità e l’autonomia di valutare”.
“Ma non dobbiamo leggere ogni singolo passaggio come una fotografia di un instante: vediamo il percorso. Vediamo dove eravamo e dove siamo arrivati – ha quindi aggiunto -. Penso che i vaccini siano la vera arma che ci fa intravedere una stagione diversa. In queste ore discutiamo di possibilità di ulteriori aperture. Di qui a poche ore ci confronteremo in Consiglio dei ministri su questo. Ma questo è possibile grazie ai vaccini. La campagna di vaccinazione ha dato risultati molto incoraggianti e sono proprio questi risultati a metterci nelle condizioni di poter fare ulteriori passi in questo percorso di gradualità che il Governo ha scelto e che secondo me va nella direzione giusta
Dobbiamo continuare con trasparenza a fornire elementi di evidenza scientifica e con questo approccio dobbiamo rivolgerci ai pochi che ancora non si sono vaccinati. Non dimentichiamo che si tratta comunque di una piccola minoranza, un 15% su cui dobbiamo continuare a lavorare e chiedo ai nostri medici di medicina generale di utilizzare tutta la loro capacità di persuasione e di spiegare che coi vaccini ci si contagia molto meno e si riduce quasi del tutto la possibilità di finire in ospedale e nelle intensive.
Il Governo in tutti questi mesi – ha concluso il ministro – ha messo avanti la priorità del diritto alla salute, pur provando ad incrociare la domanda che è arrivata da tanti settori economici. Non dimentichiamoci dove eravamo e dove siamo. L’Italia di mesi fa era un Paese con un enorme numero di limitazioni. Oggi grazie alla campagna di vaccinazioni ci possiamo permettere tutta una serie di possibili aperture che solo mesi fa sembravano impossibili”.
Il Cts ritiene che le attività delle sale da ballo possano essere consentite in zona bianca garantendo una presenza, compreso il personale dipendente, pari al 35% della capienza massima al chiuso e al 50% all’aperto, oltre all’utilizzo del Green pass e l’utilizzo della mascherina chirurgica nei vari momenti ad eccezione del ballo, paragonabile alle attività fisiche al chiuso. Una previsione che non piace ai sindacati e agli imprenditori del settore che sono pronti a mobilitarsi. Promette battaglia anche la Lega: “Oggi la Lega sosterrà una posizione europeista”, chiedendo “una sostanziale e sostanziosa riapertura”, ha affermato Matteo Salvini, ospite di ‘Non stop news’ su Rtl 102.5, per il quale riaprire le discoteche al 35% di capienza “è una follia, non riaprono neanche i locali. Almeno il doppio di capienza, se tu chiedi il green pass e quindi chi entra è vaccinato o tamponato tu riapri al cento per cento. Questo vale per i cinema, i musei, gli stadi, gli uffici, tutti”.
“Il 35% di capienza al chiuso è una percentuale difficile da accogliere positivamente perché per i nostri locali, che hanno già le capienze più basse d’Europa, è una capienza antieconomica, che non permette di rimanere sul mercato. Le condizioni poste dal Cts per la riapertura delle discoteche la rendono di fatto impossibile, e suonano surreali le dichiarazioni entusiaste sul ‘primo passo’, dato che nella sostanza non c’è nessun passo”. Lo dice in una nota la Siae. “I costi di gestione di un locale sono troppo ingenti per poter riaprire con gli introiti di un 35% di capienza. In alternativa, i gestori sarebbero obbligati a praticare prezzi inaccessibili ai più. Sarebbe stato più onesto dire ‘non ci sono le condizioni, non si può riaprire’, ma con i dati sule vaccinazioni sarebbe stato difficile da motivare. È riscontrabile sul sito del governo: l’84,23% della popolazione ha fatto almeno una dose di vaccino; il 79,47% ha completato il ciclo vaccinale” sottolinea la Siae.
“L’importante è riaprire ma così le condizioni non sono favorevoli, perché incideranno sui costi, mi auguro che in sede di Cdm si possano rivedere le percentuali sulla capienza nei prossimi giorni. Altrimenti in queste condizioni per molti sarà difficile riaprire”. Così il presidente del Silb – il sindacato dei gestori delle sale da ballo – Maurizio Pasca in merito al parere del Cts sulla riapertura delle discoteche al chiuso.
Il nuovo pronunciamento degli esperti potrebbe essere ora recepito dalla cabina di regia del Governo.
Con il Green pass obbligatorio, la capienza degli stadi può essere portata al 75%, mentre per teatri, cinema e sale concerti al 100% se all’aperto e all’80% se al chiuso. E’ l’indicazione data dal Cts. Per le manifestazioni sportive, si legge in una nota del portavoce Silvio Brusaferro, il Cts ritiene si possa procedere con graduali riaperture degli accessi di persone munite di Green pass agli eventi sportivi. In particolare ritiene possibile prevedere un aumento della capienza massima delle strutture all’aperto al 75% e per quelle al chiuso al 50% in zona bianca. Il Cts raccomanda che la capienza negli impianti debba essere rispettata utilizzando tutti i settori e non solo una parte al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone; siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi; ci sia la vigilanza sul rispetto delle indicazioni.
Per le manifestazioni culturali, il Cts ritiene si possa procedere con graduali riaperture degli accessi di persone munite di green pass per cinema, teatri, sale da concerto. In particolare ritiene possibile prevedere un aumento della capienza massima delle strutture al 100% all’aperto e all’80% al chiuso in zona bianca. Tale indicazione potrà essere rivista nell’arco del prossimo mese. Il comitato raccomanda che siano rispettate le indicazioni all’uso delle mascherine chirurgiche durante tutte le fasi degli eventi; sia posta massima attenzione alla qualità degli impianti di aereazione; ci sia la vigilanza sul rispetto delle indicazioni.
Il Cts rispetto agli accessi ai musei non pone limitazioni, ma raccomanda di garantire l’organizzazione dei flussi per favorire il distanziamento interpersonale in ogni fase con l’eccezione dei nuclei conviventi.