CATANIA – Fine dei disagi per raggiungere Taormina. Sarà infatti riaperta al pubblico il 10 marzo prossimo la galleria Giardini – chiusa da oltre un anno per lavori di manutenzione straordinaria – che la scorsa estate, a causa della percorribilità limitata su un’unica corsia di un lungo tratto dell’autostrada Catania-Messina, ha reso protagonista la Perla dello Ionio, oltre che per le passeggiate lungo il bellissimo corso Umberto, per le interminabili code (soprattutto nei weekend) che hanno messo a dura prova i nervi anche dei più pazienti automobilisti.
La notizia della riapertura della galleria ci è stata data direttamente dall’assessore alle Infrastrutture della Regione siciliana, Marco Falcone, in occasione del forum realizzato al QdS e che pubblicheremo integralmente nei prossimi giorni.
“Nei giorni scorsi abbiamo completato la copertura dell’intera calotta della galleria, bisogna soltanto fare l’impianto di illuminazione, la scarificazione e ripavimentazione di circa 200 metri” – ci diceva solo qualche giorno fa l’assessore – Io spero già per il 5 marzo di poter riaprire la galleria, ma voglio essere prudente e dico il 10 marzo”.
Ma i disagi, in effetti, potrebbero non essere del tutto finiti. E vi spieghiamo il perché.
“Il 2020 sarà l’anno in cui metteremo mani alla manutenzione complessiva delle nostre autostrade, soprattutto della Catania-Messina, su cui nel 2019 sono iniziati tantissimi piccoli interventi, intendo per piccoli interventi quelli da 1,5/2 milioni di euro. Oggi possiamo procedere alla scarificazione e alla ripavimentazione totale da Giarre sino a Messina e da Messina sino a Patti. Si tratta di 120 chilometri in due direzioni di marcia, quindi è come se asfaltassimo 240 chilometri – ci dice l’assessore Falcone -. Ci sarà un anno di disagi per i viaggiatori, chiederemo un sacrificio per 270 giorni (non escludo che si potrà lavorare notte e giorno)”.
Ancora disagi, dunque, dopo l’estate “di fuoco” del 2019. Ma, almeno quest’anno, per lavori “in corso d’opera” e non come avvenne solo pochi mesi fa, a causa di una serie di inadempienze e ritardi della ditta esecutrice che aveva costretto il Cas a rescindere il contratto lasciando di fatto la galleria senza operai.
Ma la Regione è attiva su più fronti. “Sul versante Catania Palermo, a maggio dovremmo concludere Imera”, ci dice l’assessore.
“Riguardo al controllo di ponti e viadotti (anche di competenza provinciale) la Regione ha dato incarico ad oltre 130 tecnici di eseguire il monitoraggio. Il presidente Musumeci si prese questo impegno già dieci giorni dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova con una convenzione con Anas”.
“Siamo poi orgogliosi di aver fatto ripartire una grande opera come la Siracusa-Gela, e ci riferiamo qui alla tratta Rosolini-Modica (20 km di nuova autostrada). Cinque chilometri sono stati già asfaltati, alla fine di marzo apriamo il nuovo svincolo di Rosolini, il 31 agosto apriremo i primi 10 km che vanno da Rosolini sino ad Ispica.
Questo inoltre ci consentirà di tornare a Bruxelles per chiedere alla Commissione europea di restituirci quei 48 mln di euro che tre anni fa ci furono tolti perché non avevamo rispettato la tempistica per realizzare l’opera (finanziata con fondi nazionali e regionali).
Quell’opera doveva essere realizzata prima del 2018. Noi abbiamo raggiunto un accordo in sede di rinegoziazione e certificazione di spesa, per il quale, se completeremo l’opera entro il 31 agosto 2020 potremo chiedere la restituzione di quella cifra”, ha concluso Falcone.
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