Sanità

Ribera, la manifestazione per gli ospedali: in corteo anche il sindaco Ruvolo

A Ribera sindaci, amministratori comunali, parroci, istituzioni, scuole, rappresentanti delle forze politiche, sindacali e il comitato civico “Zona Disagiata” sono scesi in piazza a manifestare per il potenziamento della sanità nell’area del Distretto AG 2 che fa capo agli ospedali di Sciacca e di Ribera.

Ribera: scatta la protesta

La città si è fermata per un’ora; un lungo corteo partito  da piazza Giovanni XXIII, ha attraversato il corso Umberto I, corso Regina Margherita, via Brodolini e si è fermato sulla via Circonvallazione, davanti il nosocomio ribere dove su un apposito palco si sono alternati alcuni rappresentanti istituzionali che hanno lanciato a viva voce la denuncia di una sanità precaria pericolosa per la salute pubblica.

“Il riconoscimento di Ospedale zona disagiata ci  permetterà per sempre  di illuminare la scritta Pronto Soccorso del nostro Ospedale. Un primo passo storico, ma è sempre un primo passo. La strada è lunga e noi del Comitato “Zona disagiata” saremo come carbone ardente sotto i piedi di tutta la Politica”, ha dichiarato Giovanni Montalbano del comitato civico.

Anche il sindaco di Ribera al corteo

Al corteo di Ribera presente anche il sindaco Matteo Ruvolo, ma anche i primi cittadini di Lucca, Calamonaci, Villafranca, Bivona, Santo Stefano, Cattolica e tanti altri. “L’ASP di Agrigento avrebbe già dovuto aprire i concorsi per implementare il personale dell’ospedale” secondo il sindaco Ruvolo. Per l’onorevole Carmelo Pace “la strada è stata già tracciata e si tratta soltanto di avere pazienza”.

L’audizione in commissione Salute

Intanto nei giorni scorsi in un’audizione della VI Commissione Salute è stata presentata e approvata all’unanimità una risoluzione che impegna il governo regionale ad individuare misure e risorse per ristabilire la normale funzione dei Covid Hospital e procedere all’autorizzazione di istituire un pronto soccorso nella zona disagiata che fa capo all’ospedale “Fratelli Parlapiano”, da riconoscere ufficialmente come nosocomio “disagiato” con una popolazione di utenti di circa 53 mila abitanti, tra Ribera e i centri dei Monti Sicani, distribuiti in ben 12 comuni del comprensorio riberese, con una viabilità molto precaria.