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Rubavano moto e pezzi di ricambio, “business” illecito a Palermo: 2 indagati

La Polizia di Stato ha eseguito un’ordinanza di misure cautelari, rispettivamente una custodia cautelare domiciliare e un obbligo di firma, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Palermo, nei confronti di due palermitani indagati per il reato di riciclaggio di pezzi di ricambio.

In particolare, i due soggetti sarebbero dediti ad operazioni di riciclaggio di pezzi ricavati da moto di provenienza delittuosa.

Riciclaggio di pezzi di ricambio a Palermo: 2 indagati

L’attività illecita consisterebbe, per lo più, nello smontaggio e assemblaggio su altri veicoli identici per marca e modello (o comunque con essi compatibili) dei pezzi di ricambio provento di furto. A operazioni ultimate, inoltre, i due presunti autori della condotta illecita avrebbero provveduto alla vendita dei motocicli, in tal modo assemblati, mediante pubblicazione di inserzioni online.

Le indagini svolte dalla sottosezione Polstrada di Buonfornello sono scaturite nel settembre del 2020 da un accurato controllo di polizia eseguito lungo l’autostrada A19, nei pressi dello svincolo Resuttano. In quell’occasione, uno dei soggetti destinatari degli odierni provvedimenti aveva ricevuto una denuncia per aver trasportato nel suo autocarro due motocicli rubati.

Gli ulteriori accertamenti hanno consentito di trovare altre 5 moto, sempre provento di furto e ora restituiti agli aventi diritto.

Giova precisare che gli odierni destinatari delle misure cautelari sono attualmente indiziati in merito al reato contestato. La loro posizione sarà definitiva solo dopo l’emissione di un’eventuale sentenza passata in giudicato, in ossequio al principio costituzionale della presunzione di innocenza.

Immagine di repertorio di Pexels da Pixabay