Ambiente

Rifiuti, al Sud i maggiori costi di gestione

PALERMO – In Lombardia il costo di gestione dei rifiuti pro capite costa circa 40 euro in meno all’anno rispetto alla Sicilia. Numeri dell’Ispra, contenuti nel rapporto Rifiuti Urbani Edizione 2019, che di fatto illustrano le differenze regionali nella gestione dei rifiuti, definendo la cartina di un’Italia che spende meno nelle Regioni che hanno avviato un cammino virtuoso fatto di riciclo e valorizzazione energetica.

IL CONTEGGIO E LE DIFFERENZE REGIONALI
A spiegare le modalità di calcolo del costo totale pro capite (euro/abitante per anno) è proprio l’Ispra che, nel corso del 2018, ha esaminato “un campione costituito da 5.983 Comuni, percentualmente pari al 75,2% dei Comuni italiani (7.954), in termini di popolazione pari a 50.874.692 di abitanti residenti, ovvero, l’84,3% della popolazione italiana (60.359.546)”. A livello nazionale, l’analisi dei dati ha mostrato una media del costo pro capite pari a 174,65 euro, in crescita di circa 3,46 euro rispetto a quanto registrato nel 2017. In termini di macroarea geografica, l’area più economica, data la presenza di un sistema di gestione dei rifiuti particolarmente virtuoso, è il Nord, dove si registra un dato pari a 154,47 euro per abitante all’anno, il Centro è a quota 208,05 euro e il Sud a 186,26.

LE REGIONI
Non è casuale che a pesare maggiormente sui costi siano proprio quelle regioni che hanno evidenziato un sistema largamente lacunoso, mentre le economie di scala, innescate da una gestione che contempla riciclo e valorizzazione energetica, hanno premiato le regioni più previdenti. A pesare sui conti del Centro è stato soprattutto il Lazio, con 222,21 euro, uno dei più cari d’Italia, assieme alla Liguria, regina dei costi del Nord, mentre al Sud è la Campania a dominare la graduatoria con poco più di 200 euro. Per la Sicilia il dato resta preoccupante: 179,35 euro, cinque in più della media nazionale e a quaranta euro di distanza dalla Lombardia (139,42) e a trenta dal Veneto (144), due tra le realtà più avanzate e con uno dei più bassi tassi di smaltimento in discarica.

I COSTI IN DETTAGLIO
Nel computo che conduce al costo totale è la raccolta indifferenziata ad avere un peso specifico notevole: già nella media nazionale vale più dei costi per la gestione della differenziata. In Sicilia questo dato è ancora più esagerato: la raccolta indifferenziata pesa negli equilibri economici circa il doppio di quanto vale la differenziata. Un peso economico che di fatto è improduttivo.

COSTO DI GESTIONE PER KG DI RIFIUTO
La macroarea con il maggior costo totale per kg di rifiuto gestito è il Sud, con 40,66 eurocentesimi/kg, seguito dal Centro, con 37,38 eurocentesimi/kg, e, con 30,95 eurocentesimi/kg, dal Nord. Lo spaccato regionale vede il predominio, al Sud, della Campania con 44,42 eurocentesimi/kg, seguita dalla Basilicata con 43,86 eurocentesimi/kg. Al Centro, la regione dove si registra il maggior costo per kg è il Lazio con 41,93 eurocentesimi/kg, seguito dall’Umbria con 36,40 eurocentesimi/kg. La Liguria è la regione del Nord dove si registra il maggior costo per kg 43,25 eurocentesimi/kg, seguita dal Veneto con 38,16 eurocentesimi/kg. La Sicilia si colloca nella fascia alta con 38,25 eurocentesimi.