PALERMO – Arriva la bella stagione, e arriva anche il momento di ripulire le spiagge, invase dalla spazzatura. Un danno ambientale ma anche economico, una immagine che nessuno dei turisti che viene a trascorrere le proprie vacanze in Sicilia dovrebbe portarsi a casa. In aiuto ai Comuni siciliani, sempre con l’acqua alla gola in termini di bilancio, la Regione mette a disposizione dei fondi da spendere per tutte quelle aree del demanio marittimo in cui viene segnalato l’abbandono di spazzatura.
La norma, infatti, distingue tra le aree demaniali in utilizzo ai comuni costieri e aree che rientrano nella gestione e amministrazione degli uffici regionali. Nel primo caso, quindi, sono i Comuni a dover procedere alla pulizia dei luoghi, procedendo alla rimozione, all’avvio a recupero o allo smaltimento dei rifiuti, rivalendosi, quando possibile, sui soggetti che hanno sporcato e abbandonato l’immondizia.
Nelle aree in cui, invece, l’attività di raccolta, per quantità e tipologia del rifiuto abbandonato, non sia riconducibile all’ordinario servizio di pulizia espletato dall’amministrazione comunale, la competenza ritorna, in via residuale, all’amministrazione regionale. Pertanto, l’avviso richiede ai comuni costieri, ciascuno nell’ambito territoriale di propria competenza, e l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente, a verificare la presenza di rifiuti abbandonati sulle aree demaniali marittime e ad avanzare al Dipartimento regionale dell’Ambiente una richiesta documentata, per l’assegnazione delle somme necessarie per la rimozione, precisando se si tratta di raccolta e smaltimento di rifiuti dai quali possano derivare imminenti pericoli per la pubblica incolumità o inconvenienti di natura igienico sanitaria, oppure di rifiuti su aree demaniali marittime già segnalati o sotto sequestro per un atto dell’autorità giudiziaria.
In ultimo, può trattarsi di interventi di pulizia straordinaria di tratti di spiaggia o di aree che ricadono nel demanio marittimo regionale sottratti alla competenza dei soggetti concessionari. Considerata la limitata disponibilità finanziaria, le richieste di assegnazione saranno valutate attribuendo priorità alle prime due tipologie indicate, e seguendo l’ordine di arrivo delle domande.
Le richieste di contributo dovranno essere inviate entro il 9 maggio prossimo con a corredo l’istanza di contributo per l’intervento da realizzare a firma del sindaco, con l’indicazione delle somme richieste e del responsabile del procedimento, la relazione tecnica, la planimetria dell’area di intervento con l’indicazione della zona oggetto di pulizia, il computo analitico della spesa e la documentazione fotografica.
Tra le spese ammesse a rimborso non rientrano quelle eventualmente correlate ad attività di bonifica dei siti, perché la spesa ricade su un’altra amministrazione. Si tratta di un aiuto non risolutivo ma comunque importante, che permetterebbe sia di ripristinare le condizioni di sicurezza per i fruitori delle spiagge e delle zone costiere, e per proteggere quell’ambiente che per i siciliani rappresenta risorsa preziosa, da salvaguardare e allo stesso tempo sfruttare, nell’ottica di una economia sostenibile, per rendere il territorio protagonista 12 mesi l’anno, e non solo nella stagione estiva, tradizionale ma allo stesso tempo limitata. Anche nei mesi primaverili e autunnali, infatti, si potrà sfruttare la bellezza del mare e del sole, con attività che non siano strettamente balneari.