Condannato in primo grado a un anno e dieci mesi di reclusione (pena sospesa) per truffa dal Tribunale di Marsala, è stato assolto, in secondo, dalla Corte d’appello di Palermo, perché “il fatto non sussiste”, Pietro Foderà, 37 anni, amministratore della “Sicilfert“, un’azienda di Marsala che produce concimi con i rifiuti organici conferiti da diversi Comuni dell’ex Ato Tp1.
Secondo l’iniziale accusa, la Sicilfert, tra gennaio e maggio 2014, avrebbe barato sul peso dei rifiuti conferiti dai mezzi dell’Aimeri Ambiente, l’impresa cui l’Ato Tp1 aveva appaltato il servizio di raccolta dei rifiuti.
L’indagine è stata svolta dai vigili urbani di Marsala.
A farla scattare, nel febbraio 2014, era stato un esposto dell’Aimeri Ambiente.
Secondo gli investigatori, le bilance non erano truccate, ma il peso dei rifiuti conferiti sarebbe stato, in diversi casi, aumentato sottraendo al peso lordo la tara di un mezzo meno pesante rispetto a quello che li aveva trasportati.
L’azienda, che viene pagata dai Comuni in base al peso dei rifiuti smaltiti, avrebbe quindi incassato cifre superiori a quelle realmente spettanti.