Siracusa

Rifiuti, Siracusa resta senza centri di raccolta, chiude il CCR alla Targia

Siracusa rimane senza nessun centro di raccolta. E’ ufficiale. Dopo quello di contrada Arenaura, da domani, 1 aprile, chiude – senza alcun preavviso e fino a data da destinarsi – anche il Centro Comunale di Raccolta di Targia. Il risultato è che Siracusa viene privata di uno dei servizi più importanti per la fase della raccolta dei rifiuti previsti nel Capitolato Speciale d’Appalto. Rimangono attivi CCR mobili, incrementati di recente proprio su sollecitazione delle associazioni ma non basteranno.

Siracusa senza centri di raccolta, riunione d’urgenza

Ancora nessuna risposta o commento da parte dell’amministrazione aretusea. In queste ore si attende, quindi, dell’esito di una riunione di urgenza convocata questa mattina negli uffici del palazzo di vetro di via Brenta, insieme agli assessori Andrea Buccheri e Giuseppe Raimondo anche il dirigente del settore Gaetano Brex e la dirigente Maria Pia Di Gaetano. Non tardano ad arrivare, invece, il commento delle associazioni ambientaliste aretusee e della politica.

La risposta di Legambiente Siracusa

“Non ci interessano i prevedibili rimpalli di responsabilità tra i diversi enti coinvolti (Comune, Arpa, Libero Consorzio, Gestore) sulle ragioni per cui si è arrivati a questa improvvisa chiusura della struttura – commenta in un post Facebook Legambiente Siracusa.

Disagi per i cittadini, il porta a porta non sarà sufficiente

“A parte i disagi che subiranno i cittadini – si legge ancora in un post social di Legambiente – che vedranno ridursi drasticamente la possibilità di conferire i rifiuti raccolti in modo differenziato beneficiando degli sconti sulla Tari previsti dal regolamento comunale, va ricordato che i CCR sono gli unici luoghi in cui è possibile conferire alcune tipologie di rifiuti tra i quali sfalci e ramaglie, rifiuti urbani pericolosi, oli esausti e rifiuti elettronici“.

Allarme per la stagione estiva

“Il Comune e il Gestore del servizio – ancora Legambiente Siracusa – si adoperino immediatamente per trovare al più presto soluzioni alternative che consentano di sopperire alla chiusura dei centri per evitare che col sopraggiungere della stagione estiva la situazione si aggravi ulteriormente”.