Fisco

Riforma fiscale, prioritaria revisione dei Testi unici

ROMA – Con 182 sì, 97 no e 6 astenuti, il disegno di legge delega sulla riforma fiscale è stato approvato dalla Camera dei Deputati il 12 luglio 2023 ed è stato trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati alla Presidenza il lo stesso giorno. Ora passa al Senato.

Secondo le indicazioni del Vice Ministro Maurizio Leo, l’iter legislativo del Provvedimento potrebbe pure chiudersi, con la terza lettura a Montecitorio, entro la pausa estiva del Parlamento. Ciò permetterebbe al Governo di approvare in autunno alcuni dei decreti delegati per renderli operativi dall’inizio dell’anno prossimo.
L’esame e le modifiche al progetto di legge delega originario finora hanno riguardato una parte del provvedimento legislativo, e più precisamente gli articoli da 1 a 13, una parte che comprende la revisione dei tributi, comprese le imposte dirette, l’Iva e le altre imposte indirette, nonché le disposizioni modificativa dello Statuto dei Diritti del Contribuente.
Il resto del provvedimento sarà esaminato nella prossima settimana dal Senato.

A proposito dello “Statuto”, le notizie che giungono portano verso uno Statuto del contribuente con disposizioni che devono costituire princìpi generali dell’ordinamento (nel dubbio, secondo quanto affermato dal deputato di FI Francesco Cannizzaro, le norme di legislazione tributaria andrebbero interpretate nella maniera meglio corrispondente ai principi dello stesso Statuto e, quindi, nel senso di una maggior tutela del contribuente). Le stesse disposizioni dello Statuto dovrebbero rappresentare pure, qualora necessario, criteri interpretativi della legislazione tributaria.

Sulle altre novità già approvate dalla Camera dei Deputati, evidentemente soggette alla revisione complessiva dopo l’ulteriore “ lettura” dei due rami del Parlamento, giungono notizie in merito alla detassazione di straordinari e tredicesime per i redditi più bassi, la possibilità di rateizzare l’acconto delle tasse di novembre e di ridurre la ritenuta d’acconto per gli autonomi, un graduale superamento dell’Irap, il riordino delle tasse automobilistiche compresa l’abolizione del superbollo.
Potrebbe essere consentito, e questo con effetto immediato, il differimento dei versamenti delle imposte al 21 agosto con la maggiorazione dello 0,40%.

Speriamo, comunque, che la fretta non vada a discapito della chiarezza e della vera semplificazione. Speriamo pure che l’istituzione dei tanto attesi “Testi Unici” (ma non dimentichiamo nemmeno la revisione dell’istituto dell’autotutela) abbia la priorità su tutto, visto che la confusione oggi esistente è causa non solo dell’evasione, ma anche delle resistenze degli operatori, nazionali e non, ad affrontare norme e regolamenti che spesso costituiscono un forte rischio di incappare in forti sanzioni o di intraprendere lunghi contenziosi, pur avendo operato sempre in assoluta buona fede.