Via libera del Consiglio dei ministri alla proposta di mediazione sulla riforma Cartabia del processo penale. A quanto si apprende, c’è il via libera anche del M5s. Per i reati con l’aggravante mafiosa è previsto termine transitorio di 6 anni per concludere il processo d’Appello, valido fino al 2024: dal 2025 in poi scenderà a 5 anni. Mentre i processi per associazione di stampo mafioso e voto di scambio politico-mafioso (416-bis e ter) potranno prolungarsi “sine die”. L’accordo è stato votato all’unanimità.
La proposta, frutto di una mediazione del Pd con il ministro Orlando, avrebbe assorbito i dubbi del M5s sull’improcedibilità per l’articolo 416 bis.1 del codice penale, sull’aggravante mafiosa. Una deroga esplicita per quei reati ci sarebbe nella fase transitoria, con la possibilità di termini fino a 5 anni a regime.
C’è “l’impegno a ritirare tutti gli emendamenti presentati dalle forze di maggioranza con l’obiettivo di concludere nei prossimi giorni” l’approvazione della riforma. Lo dice il ministro Marta Cartabia parlando fuori da Palazzo Chigi dopo il Cdm.
“E’ una giornata importante: lunghe riflessioni per arrivare a un’approvazione all’unanimità con convinzione da parte di tutte le forze politiche. Ora c’è l’obiettivo di accelerare il più possibile per concludere se possibile prima della pausa estiva questa importantissima riforma”. Lo dice il ministro della Giustizia Marta Cartabia al termine del Cdm.
“Devo dire che sono molto rammaricato perché dalla Lega c’è stata una durissima opposizione” all’allungamento dei tempi di prescrizione “per i processi per mafia”. Lo dice Giuseppe Conte ai cronisti.
“Riforma della giustizia che si avvicina all’Europa e fa compiere grandi avanzamenti in termini di modernità ed efficacia. Cartabia ha trovato il giusto equilibrio per superare la riforma precedente senza scadere nell”impunità. Ci siamo spesi per l’accordo. Ne siamo contenti”. A dirlo in un tweet, Enrico Letta.
“Soddisfazione per la riforma della Giustizia: come chiesto dalla Lega, non rischieranno di andare in fumo i processi per mafia, traffico di droga e violenza sessuale. E ora avanti tutta con i referendum che completeranno il profondo cambiamento chiesto dai cittadini”. Lo dicono Matteo Salvini e Giulia Bongiorno.