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Rifugiati, Lega Nord, il bando d’accoglienza di Orlando è stato un flop totale

“Palermo non è la città accogliente che da anni ci predica il sindaco Leoluca Orlando. Il bando del luglio 2019, che prevedeva l’accoglienza in famiglie palermitane per rifugiati e/o titolari di protezione sul territorio italiano, è stato un flop totale”.

Lo dicono il capogruppo al Comune della Lega Nord, Igor Gelarda, e Giuseppe Quartararo, consigliere della III circoscrizione con riferimento all’avviso pubblico che puntava a dare sostegno, secondo il modello di ‘Refugeés Welcome Italia’, a persone in fuga dai loro paesi d’origine e che avevano bisogno di aiuto per integrarsi e ricominciare una nuova vita a Palermo.

“Solo quattro famiglie palermitane, sulle 262 mila presenti, hanno fatto domanda e appena due quelle che hanno davvero accolto a casa loro rifugiati – spiegano Gelarda e Quartararo – siamo alla farsa”.

I dati sono dell’assessore alle attività sociali Giuseppe Mattina che ha risposto a una interrogazione della Lega Nord.

L’avviso puntava a costituire un elenco di famiglie disponibili, mentori naturali, all’accoglienza di rifugiati e/o titolari di protezione tra 19 e 35 anni per proteggere e sostenere il progetto di vita personale dell’ospite.

“Un modello – si legge nel bando – che chiami in campo la società civile in un lavoro di corresponsabilità sociale, accoglienza in famiglia che punta al coinvolgimento diretto dei cittadini a rafforzare la coesione sociale”. Ma la società civile non ha risposto.

“Predicare l’accoglienza è una cosa, praticarla è un’altra – sottolineano i due leghisti -. Ci eravamo illusi che almeno i 12 dodici assessori o qualcuno dei 20 consiglieri che lo hanno salvato dalla sfiducia, per dare il buon esempio, avrebbero aderito al progetto, invece nulla. Dove sono le Sardine e i radical chic orlandiani di ferro, che odiano a morte Salvini, perché dice che l’accoglienza è una cosa seria e non si può fare demagogia?”. Il bando e il progetto per Orlando che lo presentò doveva rappresentare “la conferma che la scelta dell’amministrazione è condivisa dai cittadini”.