Economia

Rigenerazione urbana, di 2,8 miliardi del Pnrr 116 milioni per la Sicilia

Arrivano 2,8 miliardi del Pnrr per finanziare 159 progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate da Regioni, Comuni e Città Metropolitane.

Il decreto firmato oggi dal Ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, assegna i fondi per attuare il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’Abitare (PinQua), il 40% dei quali destinato al Sud.

Gli interventi sono finalizzati a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare i luoghi degradati delle periferie. E sono otto (su 23 ritenuti ammissibili) i progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate dalla Regione o da Comuni e città metropolitane siciliane finanziati con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PinQua).

La somma destinata alla Sicilia e i principali progetti

La somma destinata alla Sicilia supera i 116 milioni di euro. Tra i progetti vi è anche quello “pilota” ad alto rendimento di Messina, a cui vanno oltre 28 mln e mezzo di euro per le due proposte per il risanamento del quartiere santissima Annunziata con la demolizione delle baraccopoli, la costruzione di edifici residenziali, aree verdi, creazione di servizi e centro per anziani oltre all’acquisizione di 140 alloggi al patrimonio della città.

A Trapani vanno 30 milioni di euro per interventi di rinascita nel rione Cappuccinelli e la trasformazione dell’ex mattatoio in campus del Mediterraneo.

A Catania vanno oltre 14 milioni e mezzo di euro per il progetto “Librino città moderna” volto alla riduzione del disagio abitativo, a incrementare la disponibilità di alloggi e a recuperare la socialità.

A Gela (Caltanissetta) vanno circa 30 milioni di euro per due progetti “Abitare in qualità” e “Gela tra arte, cultura e mare” con interventi per rigenerare il tessuto socio economico migliorare la coesione sociale, migliorare la sicurezza e trasformare la cittadina in una vera e propria “Smart city”.

L’ultimo progetto approvato è quello della Regione siciliana “Smart city delle Aci” e nasce da un accordo tra i comuni di Acireale, Acicatena, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi e Valverde. Sono previsti la realizzazione di 50 alloggi, Centro diurno per anziani, un Polo culturale e sociale attraverso il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ormai abbandonato Convento del Carmine, 29 km di pista ciclabile e la rifunzionalizzazione a Valverde di un parco attualmente in disuso da destinare ad attività ludiche e sportive.

A quanto ammontano i fondi

I fondi ammontano esattamente a 2,82 miliardi: 2,8 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e circa 20 milioni derivanti da residui 2019 e 2020.

Gli interventi ammessi al finanziamento dovranno essere realizzati e resi fruibili entro il 31 marzo 2026, in coerenza con i tempi di realizzazione delle opere del Pnrr, anticipando la scadenza rispetto a quella stabilita originariamente.

Per questo gli enti beneficiari dovranno trasmettere al Ministero, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione del decreto, il cronoprogramma dei singoli progetti rimodulato sulla nuova scadenza per confermare la volontà di aderire al programma. In caso contrario, si provvederà allo scorrimento della graduatoria. Lo stesso decreto prevede che le altre proposte presentate, ritenute ammissibili dall’Alta Commissione ma per le quali la dotazione finanziaria non è sufficiente, potranno essere ammesse a finanziamento se verranno reperite ulteriori risorse.