Scade domani il termine dei biglietti che possono rientrare nella class action avviata dall’associazione Codici per tutelare gli italiani rimasti bloccati in Gran Bretagna a fine anno in seguito all’allarme per la variante del Covid19. L’iniziativa, infatti, è rivolta ai passeggeri dei voli con partenze previste dal 23 dicembre 2020 al 15 gennaio 2021.
“Le nostre richieste – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici – sono chiare e nette: i passeggeri devono essere rimborsati. Non è certo colpa loro se non sono più potuti partire, quindi le compagnie aeree devono essere corrette e restituirgli i soldi spesi per il biglietto”.
Non solo. C’è, infatti, una condizione che fa scattare ulteriori richieste. “Se la cancellazione del volo – spiega Stefano Gallotta, Responsabile Trasporti e Turismo di Codici – è avvenuta senza un preavviso di almeno 14 giorni, i passeggeri hanno diritto agli indennizzi contrattuali previsti dal Regolamento CE 261/2004, che possono arrivare anche a 600 euro in base alla lunghezza della tratta, al rimborso delle spese sostenute fino alla nuova partenza, ad esempio per il pernottamento in hotel, e al risarcimento danni, perché si sono dovuti scontrare con ostacoli che gli hanno impedito l’esercizio dei propri diritti. Non ammettiamo scorciatoie, il quadro è chiaro e i consumatori devono essere tutelati”.
Le adesioni alla class action avviata dall’associazione Codici sono aperte. Sul sito internet www.codici.org sono disponibili i moduli per partecipare. Per informazioni e assistenza è possibile telefonare al numero 06.55.71.996 oppure scrivere all’indirizzo email segreteria.sportello@codici.org