Economia

Rimborso Iva sulla Tari: cos’è, chi può richiederlo e come fare domanda

L’applicazione dell’Iva sulla Tari è a tutti gli effetti un’imposizione illegittima: la Tari, infatti, è già una tassa, dunque non potrebbe a sua volta essere tassata. Fino a qualche anno fa era frequente che i Comuni applicassero l’Iva del 10% sulla tassa rifiuti, aggiungendola alla bolletta. Proprio per questo chi ha versato l’importo maggiorato può chiedere il rimborso dell’Iva sulla Tari.

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Applicazione Iva sulla Tari: la sentenza

L’Iva, imposta sul valore aggiunto, si applica in fase di produzione e scambio di un bene o di un servizio. La Tari è una tassa in parte fissa e in parte variabile e serve a finanziare il servizio di raccolta rifiuti: l’Iva, pertanto, non può essere applicata.

L’illegittimità dell’applicazione dell’Iva alla Tari è stata chiarita dalla sentenza 5078 del 2016 della Corte di Cassazione e la sentenza 238 del 2009 della Corte Costituzionale. La Tari è una tassa e non una tariffa, per cui non può essere maggiorata dall’Iva. Se il Comune la applica, dunque, il cittadino ha il diritto di chiedere il rimborso Iva della Tari.

Come richiedere il rimborso dell’Iva sulla Tari

L’articolo 2946 del Codice Civile prevede che la prescrizione del diritto al rimborso dell’Iva sulla Tari abbia una durata decennale. Ovviamente, per i termini di prescrizione bisognerà considerare le date presenti sulle fatture o sulle comunicazioni.

Controllando i pagamenti dell’ultimo decennio, nel caso in cui ci si rendesse conto di aver versato anche l’Iva sulla Tari, si può presentare istanza di rimborso al proprio Comune. Questa deve essere presentata all’Ufficio Tributi o agli sportelli delle associazioni consumatori, compilando il modulo apposito. In allegato bisognerà presentare le ricevute di pagamento, in cui si evince che la somma versata per la Tari sia stata maggiorata dall’Iva.

Chi può fare domanda

Le associazioni dei consumatori fanno notare che non è possibile richiedere il rimborso dell’Iva sulla Tari semplicemente. Infatti, è necessaria un’azione collettiva da delegare un’associazione che tutela i consumatori, in base a quanto previsto dall’articolo 140 bis del codice del Consumo.

A prescindere, il rimborso dell’Iva sulla Tari spetta solo e soltanto ai privati cittadini, dato che le imprese, nell’anno in cui l’hanno versata, hanno detratto l’Iva dalla liquidazione periodica della stessa.