Cronaca

Rimini, fuori pericolo il bimbo ferito nell’accoltellamento sul bus

Sull’autobus a Rimini, quando si è trovato di fronte a un controllo del biglietto, ha aggredito con un coltello le due addette. Poi è sceso dal mezzo, è scappato e nella sua fuga ha ferito altre tre persone, fra le quali un bambino.
Alla gola.

Poi è stato fermato dalla polizia. E’ accaduto ieri sulla linea 11 degli autobus di Rimini, in zona Miramare.
Protagonista un giovane di origine somala, di 26 anni, in Europa da alcuni anni e che era stato in altri Paesi prima di arrivare in Italia. Qualche mese fa aveva presentato domanda per lo status di rifugiato.

Ora è in stato di fermo e sulle ragioni del gesto gli inquirenti, coordinati dal pm Davide Ercolani, stanno indagando.

Quella che pare esclusa è la pista terroristica: il giovane, infatti, non ha precedenti specifici e non sarebbe riconducibile ad ambienti estremisti.

Era ospitato in una struttura della Croce Rossa e secondo alcune testimonianze aveva manifestato una personalità violenta e aggressiva.

Gli investigatori, anche sulla base della reazione dell’uomo, non escludono che fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

Le prime a essere ferite sono state due addette della ditta Holacheck che fornisce il servizio di controlleria sui bus per Start, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico di tutta la Romagna.

Start ha messo a disposizione delle forze dell’ordine le immagini del circuito di sicurezza per verificare quanto accaduto.

Il giovane somalo, durante la fuga, in circostanze che ancora devono essere chiarite, si è poi scagliato su altre tre persone. Una di loro è un bambino che è stato portato in ospedale per le ferite alla gola che gli sono state inferte.

Il fatto ha creato una profonda impressione in una città che sta vivendo le ultime battute di una stagione turistica vissuta molto intensamente. E il capo della Lega Matteo Salvini ha subito tentato di sfruttare la paura con il consueto slogan: “A casa sua”.