RAGUSA – Aumenti esorbitanti della corrente elettrica, aumenti delle materie prime, aumenti del gas. Sono argomenti sentiti più volte in questi mesi ma la situazione, adesso, è veramente critica.
Lo sanno bene gli esercenti che non riescono più ad arrivare a fine mese: numerosi hanno già deciso di chiudere i negozi e molti non sanno se riusciranno, indenni, a concludere l’anno.
Si è discusso di queste problematiche, qualche giorno fa, in una riunione congiunta dei due comitati esecutivi dei panificatori e dolciari e della ristorazione della Cna territoriale di Ragusa.
Dal confronto, cui ha partecipato anche il presidente della Cna territoriale di Ragusa, Giuseppe Santocono, è emersa una situazione semplicemente drammatica.
“Le fatture dell’energia elettrica del mese di luglio ricevute dai colleghi – ha sottolineato il presidente dei panificatori della Cna territoriale di Ragusa, Vincenzo Asta – sono mediamente triplicate e in alcuni casi anche quasi quadruplicate, non osiamo immaginare cosa succederà con quelle di agosto che stanno per arrivare”.
“A ciò – ha sottolineato – si sono aggiunti gli aumenti di tutte le materie prime, dal burro (+50 per cento), all’olio di semi (+200 per cento), alla mozzarella per la pizza (+30 per cento), alla farina (+60 per cento)”. Anche tra i dolcieri e tra i ristoratori si respira la stessa aria e nonostante si siano già aumentati i prezzi per il consumatore, le spese sono diventate insostenibili”.
“I ritocchi operati da artigiani e commercianti iblei sui prezzi dei propri prodotti – hanno aggiunto il portavoce dei dolciari Andrea Giannone e il presidente di Cna Ristorazione Federica Muriana – non consentono assolutamente di recuperare la marginalità perduta. Anzi, in molti casi non sono sufficienti a coprire i costi vivi di produzione. È inutile affermare che, a fronte di questo scenario, diversi colleghi hanno già maturato l’idea di gettare la spugna, generando così un disagio sociale ed economico pesantissimo”.
La Cna territoriale di Ragusa ha formulato una serie di proposte. “Chiediamo – ha evidenziato il segretario territoriale Cna Ragusa, Carmelo Caccamo – un intervento urgente alla stregua di quello già attuato durante la pandemia. Non basta solo il credito d’imposta già previsto con il decreto Ucraina e il decreto Aiuti che sarà nostra cura fare conoscere alle imprese nei particolari ma occorre un sostegno economico immediato rivolto a tutti quelli che, rispetto al 2021, si sono visti recapitare fatture dell’energia spropositate assieme ad una rateizzazione lunga delle fatture stesse con una mediazione del governo sui principali player del settore”.