Consumo

Inflazione, a Catania l’acqua più cara d’Italia. Trapani più costosa di Milano per gli alloggi

È Catania la città più cara d’Italia per quanto riguarda la fornitura d’acqua e i servizi connessi all’abitazione come raccolta rifiuti e spese condominiali. Lo afferma una ricerca condotta dall’Unione Nazionale Consumatori sulla base dei dati Istat relativi al mese di settembre 2022.

Inflazione, a Catania acqua “salata”

La città dell’elefante si trova infatti in testa alla graduatoria, con un’inflazione del +16,4%, numeri superiori per nove volte rispetto all’inflazione tendenziale del mese, orientata sul +1,8%.

In seconda posizione, dopo Catania, si piazza la città di Bolzano con +12,4%. Il capoluogo siciliano anticipa in classifica numerosi altri centri urbani del Nord come Verona (+9,7%), Como (+9%) e Rovigo (+6,8%). Per trovare un’altra città siciliana bisogna scorrere fino al tredicesimo posto occupato da Messina.

Alloggi, Trapani la più costosa

Ancora un “primato” tutto siciliano si registra per i servizi di alloggio. Trapani è la città del Bel Paese più cara dove soggiornare in albergo con un evidente +45,5% e anticipa sul podio centri come Milano (+43,8) e Venezia (+34,2).

Ristorazione, prezzi alti a Palermo

Sicilia “cara” anche per quanto riguarda il settore della ristorazione. La città di Palermo, infatti, è la seconda più salata d’Italia per i rincari osservati in ristoranti, gastronomie, rosticcerie, bar e pizzerie.

Ai piedi di monte Pellegrino l’inflazione segna un +9,4% rispetto a settembre 2021, a fronte di un dato nazionale che si ferma al +5,9%.

In riferimento al dato dell’inflazione per prodotti alimentari e bevande analcoliche Catania si conferma ancora la città siciliana più cara, sebbene si posizioni al diciottesimo posto nella classifica nazionale.

Messina si piazza undicesima nella classifica relativa ai rialzi connessi alla scuola dell’infanzia e l’istruzione primaria.

La “sorpresa” Caltanissetta

Nella classifica stilata dall’Unione Nazionale Consumatori non ci sono soltanto cattive notizie. Tra le località in deflazione vi è comunque la “sorpresa” Caltanissetta che per le spese relative all’acqua si piazza terza con il -3,3% dietro Reggio Emilia e Perugia.