RAGUSA – La macchina amministrativa del Libero Consorzio comunale di Ragusa non si ferma neanche in queste settimane particolarmente complicate. Si pianifica e si concludono degli iter già avviati in precedenza.
Proprio in questi giorni il commissario straordinario Salvatore Piazza ha approvato il progetto per il recupero di alcune regie trazzere finalizzate alla fruizione ciclopedonale della Riserva naturale orientata ‘Pino d’Aleppo’, in territorio di Vittoria.
La sottoscrizione, effettuata con i poteri della Giunta, si è resa necessaria per concorrere ai finanziamenti europei relativi agli “interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica tali da considerare e promuovere processi di sviluppo”.
Tra i beneficiari di questi progetti vi sono gli enti gestori delle riserve naturali e dei parchi naturali ed è proprio per questo che il Libero Consorzio comunale di Ragusa ha predisposto un progetto per una spesa di 920 mila euro che prevede il recupero e la sistemazione delle regie trazzere dei Cappuccini, Spirito Santo, San Silvestro e dei sentieri limitrofi per favorire la fruizione ciclopedonale della Riserva naturale orientata ‘Pino d’Aleppo’ e dei Siti di Interesse comunitario ‘Cava Randello-Passo Marinaro’ e ‘Punta Braccetto-Cammarana’.
“Con l’intervento predisposto – dicono dal Libero Consorzio comunale di Ragusa – si mira al recupero della sentieristica storica esistente all’interno dell’area protetta connettendola contemporaneamente alla rete sentieristica e stradale dei limitrofi siti di importanza comunitaria Cava Randello-Passo Marinaro e Punta Braccetto-Cammarana”.
L’attenzione sulla riserva, comunque, era già stata richiamata qualche anno fa e proprio nel 2019 erano arrivati dei fondi da parte della Regione siciliana per un suo recupero. Il Governo regionale aveva infatti stanziato 27 milioni di euro a favore di venticinque aree protette dell’Isola.
L’assessorato Territorio e ambiente aveva dato il via libera alla graduatoria definitiva del bando relativo all’azione 6.6.1 del Po Fesr Sicilia 2014-2020 per tutelare e valorizzare alcune aree che necessitavano di salvaguardia.
Alla riserva naturale del ‘Pino d’Aleppo’ erano andati quindi 4,5 milioni di euro. Lo stanziamento, che si inserisce quindi nel provvedimento varato dal commissario Piazza, oltre al recupero e alla realizzazione di sentieri e punti di accesso, prevedeva anche la creazione di aree verdi, orti botanici, punti di osservazione e la produzione di attrezzature dirette al miglioramento della fruizione del patrimonio ambientale, anche mediante il recupero di strutture non utilizzate con caratteristiche legate alle tradizioni o alla storia del territorio – come edifici rurali, mulini – per l’allestimento di centri-visita, punti di informazione e piccole zone ricettive.