I mesi freddi dell’anno sono in arrivo e molti si chiedono se sia possibile risparmiare sul riscaldamento, pur mantenendo una giusta temperatura. Il modo più semplice è sicuramente quello di coltivare delle buone abitudini: ciò gioverebbe senza dubbio al portafoglio, ma anche all’ambiente.
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Sono diversi gli accorgimenti che bisogna seguire se si vuole provare a ridurre i consumi e, di conseguenza, a risparmiare in bolletta. Ecco quali sono.
Per capire come risparmiare sul riscaldamento, bisogna innanzitutto sapere quando è possibile accenderlo. In Italia, infatti, l’accensione dei termosifoni è regolata da specifiche norme che suddividono il Paese in sei zone climatiche, definite dal D.P.R. n. 412 del 1993. Queste sono, ovviamente, aggiornate periodicamente, in base alle caratteristiche climatiche locali. La suddivisione, dunque, tiene conto delle temperature medie annuali e dell’ubicazione geografica delle varie aree, in modo da ottimizzare il consumo energetico e ridurre l’inquinamento. Ecco quali sono le zone climatiche e le date di accensione:
Ovviamente, è bene specificare che la normativa prevede delle esenzioni o flessibilità in casi particolari. Ad esempio, possono essere previste deroghe per scuole, ospedali, case di riposo e altri edifici con necessità specifiche. Questi possono accendere i riscaldamenti anche al di fuori delle date stabilite.
Inoltre, i Comuni hanno la facoltà di modificare le date di accensione e spegnimento o aumentare la durata giornaliera dell’uso del riscaldamento in caso di condizioni climatiche anomale o particolarmente rigide. Allo stesso tempo, in situazioni eccezionalmente miti, è possibile ridurre i periodi di accensione.
La gestione dell’accensione e della regolazione del riscaldamento è affidata agli amministratori condominiali, per quanto riguarda gli edifici con impianti centralizzati. Per gli impianti autonomi, ogni proprietario deve rispettare gli orari e le date stabilite, ma ha maggiore flessibilità nella gestione della propria abitazione. Le norme sono supervisionate dal Ministero della Transizione Ecologica e dai Comuni, che possono effettuare controlli e imporre sanzioni in caso di mancato rispetto delle disposizioni.
Questo quadro normativo è pensato per ottimizzare il consumo energetico e favorire un uso più responsabile delle risorse, contribuendo così anche a ridurre le emissioni di CO2.
Il primo passo per risparmiare sui termosifoni è, quindi, il rispetto delle norme, anche per non avere problemi con eventuali sanzioni. Ma ciò non basta, per cui l’Enea è venuta in soccorso dei cittadini diffondendo un vademecum con le “Indicazioni essenziali per una corretta impostazione degli impianti di riscaldamento a gas”. Si tratta di suggerimenti pratici che vogliono “agevolare l’attuazione delle misure di contenimento dei consumi di metano per il riscaldamento domestico sulla base del decreto del ministero della Transizione Ecologica (del 6 ottobre 2022)”.
Ecco quali sono le dieci regole per risparmiare sul riscaldamento.
I consigli dell’Enea sono sicuramente preziosi rispetto al risparmio sul riscaldamento, ma ci sono delle altre piccole accortezze che potrebbero agevolarci ancora di più.
Il calore naturale aiuta ad abbattere i consumi: facendo cambiare aria alla nostra casa nelle ore più calde della giornata, è possibile farne entrare di più calda. Spesso, infatti, si tende ad aprire le finestre appena svegli al mattino, ma questo rende le stanze più fredde.
Risparmiare sulla bolletta rimuovendo l’umidità: capita, infatti, che il nostro corpo venga ingannato dall’umidità nell’aria. Ciò ci fa avvertire una sensazione di freddo con la conseguente voglia di accendere il termosifone. In questo caso, è possibile acquistare un deumidificatore che, grazie alla sua azione, renderà le nostre stanze più asciutte e possibilmente anche meno fredde.
I consumi del riscaldamento si abbassano sfruttando gli spazi: è fondamentale mantenere calde le stanze che più si utilizzano. Ciò comporta di abbassare o spegnere i caloriferi nelle stanze dove si trascorre un tempo minimo o dove il tepore è già garantito, come ad esempio in cucina.
Il riscaldamento è nemico dei camini: il rischio di dispersione del calore tramite questi punti di fuga, infatti, è altissimo. Per ovviare al problema è possibile isolare i camini durante l’inverno, tramite l’installazione di appositi palloni o pannelli isolanti.
Non disperdere il calore: il paraspifferi è molto comodo da utilizzare ed è sufficiente inserirlo sotto la porta così da evitare che il caldo fuoriesca. Inoltre, è fondamentale isolare anche i cassonetti degli avvolgibili con cui si alzano e si abbassano le tapparelle, poiché spesso questi sono responsabili degli spifferi. Una soluzione potrebbe essere, ad esempio, l’acquisto di una fascia isolante termoacustica autoadesiva. Questa impedisce la formazione di ponti termici responsabili degli spifferi e consente a chi la utilizza di risparmiare sulla bolletta dell’elettricità.
Infine, per fare in modo che il calore non fuoriesca è possibile anche utilizzare delle guarnizioni di gomma isolante autoadesiva da applicare lungo il lato di chiusura delle finestre. In questo modo diminuisce ancora di più la quantità di calore prodotto dai termosifoni che si disperde dagli infissi e si potrà risparmiare sul riscaldamento. In alternativa, si può applicare la pellicola isolante sopra le finestre, che collabora anch’essa all’obiettivo di isolare efficacemente la nostra casa.