MILANO – Così giovani, eppure già predisposti al risparmio: è questo il profilo che emerge dall’indagine online che ha coinvolto più di 56.000 ragazze e ragazzi tra i 16 e i 25 anni, promossa da Studenti.it in collaborazione con Intesa Sanpaolo.
L’obiettivo? Aiutare gli studenti che si avvicinano al mondo del lavoro a potenziare le conoscenze in fatto di economia e risparmio con YounGOALS, un progetto di educazione finanziaria che coniuga l’esperienza e le competenze di Intesa Sanpaolo e la capacità di Studenti.it di dialogare con le nuove generazioni, per rendere i giovani più consapevoli delle loro scelte finanziarie.
Gli italiani sono un popolo di risparmiatori e questa propensione sembra essere presente già in giovanissima età: i partecipanti all’indagine hanno, infatti, espresso il desiderio di saperne di più, ad esempio, sui piani di risparmio per acquisti futuri, sulle assicurazioni e sulle forme di investimento in generale: argomenti che trovano applicazione nella vita di tutti i giorni, ma rispetto ai quali, a volte, mancano attenzione e informazioni specifiche.
Di risparmio si comincia a parlare in famiglia: è questa la prima fonte di informazione per il 36% degli intervistati. Per il 26% le prime nozioni arrivano dalla scuola; per un altro 26% dalle piattaforme digitali. A svolgere un ruolo importante è anche il programma di Alternanza scuola-lavoro: il 31% degli studenti ha, infatti, dichiarato di aver migliorato le proprie conoscenze in ambito economico proprio grazie a questa modalità didattica.
Tra gli argomenti di carattere economico-finanziario su cui vorrebbero avere maggiori informazioni, i giovani partecipanti all’indagine mettono al primo posto i piani di risparmio per riuscire, un giorno, a concludere acquisti importanti, come una casa o l’auto, oppure a pagarsi gli studi (32%); seguono, con il 31% delle preferenze, i mercati finanziari, mentre il 14% degli intervistati vorrebbe avere più chiari i concetti relativi ai principali indicatori macroeconomici, come Pil, debito pubblico e inflazione.
Qual è il canale migliore per trovare lavoro e cominciare a beneficiare di una fonte di guadagno? Il 48% delle studentesse e degli studenti intervistati non ha dubbi: frequentare l’università e ottenere un titolo di studio distintivo sul mercato. Si posizionano molto al di sotto, con il 16% delle preferenze, i finanziamenti per giovani imprenditori, mentre per l’11% a fare la differenza sono i corsi di formazione post diploma. Quasi 1 studente su 3 percepisce, inoltre, già un piccolo reddito, frutto di stage, attività stagionali o lavoretti in proprio; la paghetta settimanale sopravvive per il 13% degli intervistati, mentre il 57% riceve del denaro in regalo di tanto in tanto.
Il 73% dei partecipanti all’indagine ha già iniziato a risparmiare: il 23% ha un libretto, un conto o un piano di accumulo aperto dalla famiglia; il 17% risparmia occasionalmente, come riserva in caso di imprevisti, mentre il 15% lo fa per potersi permettere acquisti importanti, come un viaggio. Solo il 27% non pensa a mettere qualcosa da parte, perché ‘’sono ancora giovane e c’è tempo’’. Ma quali strumenti utilizzano le ragazze e i ragazzi per gestire le proprie risorse? Il 24% degli intervistati si avvale di una carta prepagata, il 22% usa prevalentemente un conto corrente bancario e un altro 12% un conto corrente postale: il 42% non dispone, invece, di alcuno strumento per amministrare le proprie finanze.
Quando si tratta di modalità di pagamento, il contante rimane ancora lo strumento principale: a preferirlo è il 39% degli intervistati, mentre il 19% opta per le app mobile contactless. Il 18% utilizza carte di debito o di credito e un altro 18% usa prevalentemente la prepagata, contro un 6% che sfrutta le funzionalità dell’Internet banking. Solo il 31% dei rispondenti programma le spese mensili in maniera strutturata, mentre il 47% non ci pensa e vive alla giornata.
La maggior parte dei partecipanti ritiene, infine, che i viaggi lontano dalla famiglia rappresentino il primo banco di prova per misurarsi con la gestione di un budget: non a caso, per il 46% l’obiettivo principale è pianificare al meglio le spese per non rischiare di rimanere a corto di denaro, mentre per il 21% la priorità è assicurarsi contro furti, infortuni e altri imprevisti.