ROMA – Che sia per realizzare un sogno nel cassetto, per partire per una vacanza o per avere sempre a disposizione un “gruzzoletto d’emergenza”, risparmiare è sempre una buona idea. Spesso, però, la mancanza di organizzazione e di metodo possono impedirci di realizzare facilmente questo obiettivo. La pianificazione finanziaria, infatti, richiede parecchio impegno ma basta tenere a mente alcuni semplici accorgimenti e delle linee guida in base alle quali indirizzare le proprie pratiche di risparmio.
Il primo passo da compiere è, sicuramente, quello di redigere un bilancio familiare. Si tratta di uno strumento molto utile che permette di tenere il conto preciso delle entrate e delle uscite periodiche, generalmente calcolate su base mensile. In esso, dunque, può essere annotato l’ammontare totale del denaro che riceviamo, come lo stipendio e la pensione, ma anche donazioni e rimborsi. Contemporaneamente è possibile stilare una griglia in cui annotare tutte le spese previste nel periodo in esame distinguendole per categoria di appartenenza.
Generalmente esistono due gruppi di riferimento in tal senso: le uscite essenziali, ovvero quelle legate alla quotidianità come spesa, bollette, trasporti, salute, mutuo e affitto, e le spese superflue, che riguardano per lo più piaceri ed esigenze accessorie, come andare piscina, al teatro o in vacanza. Ovviamente si tratta di voci che variano a seconda del soggetto e del suo stile di vita. Può, però, essere molto utile tenere il conto delle spese che è necessario affrontare, per poi destinare la restante parte alle uscite secondarie e/o al salvadanaio che ci serve a realizzare i nostri investimenti.
Anche da questo punto di vista la tecnologia può essere un valido alleato. Esistono, infatti, tantissime app gratuite che ci aiutano a gestire anche i calcoli più complessi. Inoltre, spesso le stesse banche e istituiti di pagamento offrono ai propri clienti funzionalità legate al conto corrente per segnare tutte le spese effettuate e tenere sotto controllo il proprio budget disponile.
Come anticipato, non esistono indicazioni univoche né segreti particolari per dare gradualmente vita al gruzzoletto che abbiamo immaginato. Vi è, però, una “regola d’oro” che segue un meccanismo molto semplice, definito “50-30-20”. Si inizia considerando il proprio guadagno mensile, come lo stipendio, e le eventuali ulteriori entrate previste. Successivamente si procede con la divisione della cifra ottenuta in tre parti e, nel dettaglio:
– Il 50% da dedicare alle spese fisse, quelle che in precedenza abbiamo definito “essenziali”;
– Il 30% da destinare ai piaceri e al tempo libero, come sport e uscite;
– Il 20% da conservare nel salvadanaio, inteso come piano di risparmio a lungo termine o, ancora, come un vero e proprio fondo “di emergenza”.
Questa tecnica consente di mettere da parte nell’immediato la cifra preventivata da indirizzare al risparmio e, allo stesso tempo, di ottenere un’organizzazione precisa dei propri investimenti in virtù delle esigenze particolari del momento.
Recentemente, nel mondo dei “più parsimoniosi”, si è diffusa una tecnica di origine giapponese per controllare il bilancio familiare, conosciuta come “metodo Kabebo”. Lo si può definire come un vero e proprio “libro conti”, in cui annotare in modo dettagliato tutti i movimenti finanziari. Si parte da una pianificazione mensile in cui si programma a priori quanto va destinato al fondo risparmi e da aggiornare, giorno per giorno, con il dettaglio delle entrate e delle uscite quotidiane. Questa tecnica, su base più immediata rispetto alla regola precedentemente descritta, permette di fare un report dettagliato di tutte le proprie spese e di valutare effettivamente il proprio livello di educazione finanziaria. Grazie a una visione di insieme che nasce dall’unione dei particolari movimenti economici, sarà infatti più facile capire quali spese sono effettivamente essenziali e quali no e se, eventualmente, è possibile “tagliare” qualche uscita superflua.
Un’ottima alternativa, o anche implementazione di quanto finora descritto è rappresentata dagli investimenti. Si tratta di un’opzione che permette non solo di risparmiare ma addirittura di incrementare la cifra conservata. Esistono tantissime alternative collegate a istituti di credito e banche ma anche con Poste italiane che offrono valide soluzioni in tal senso, e l’elenco completo dei soggetti autorizzati a promuoverle è consultabile sul sito di Banca d’Italia e Consob.
Investire in titoli e/o azioni può rivelarsi molto conveniente ed è consigliabile non destinare tutto il capitale a un’unica azione finanziaria ma, piuttosto, prediligere prodotti che abbiano emittenti, settore e scadenza differenti. In questo modo, infatti, si può ridurre il rischio di eventuali perdite e ottenere un buon rendimento sebbene bisogna sempre tenere a mente che, in ogni caso, vi è sempre un nesso diretto tra rischi e guadagni. Non esistono, infatti, soluzioni che prevedano alti rendimenti e, allo stesso tempo, una garanzia assoluta di non perdere quanto investito in base alle oscillazioni del mercato. Per questo motivo, soprattutto nel caso di inesperienza nel settore, è sempre opportuno rivolgersi a professionisti del campo e confrontare più opzioni per trovare quella più in linea con le proprie esigenze.